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Luca Sacchi, il personal trainer “alto e buono” ucciso per difendere la fidanzata

di Redazione Blitz |24 Ottobre 2019 16:08

Luca Sacchi con la fidanzata (foto Facebook)

Luca Sacchi con la fidanzata (foto Facebook)

ROMA – “Era un ragazzone alto e buono”. Così amici e vicini di casa in lacrime descrivono Luca Sacchi, il giovane morto dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile per aver difeso la fidanzata durante un tentativo di rapina in zona Appio Claudio a Roma. Il 24enne, ha reagito all’assalto dei rapinatori cercando di proteggere la sua fidanzata. Si era diplomato al liceo scientifico Kennedy e lavorava come personal trainer. Abitava con i genitori in via Vittorio Fiorini, non lontano al luogo dell’omicidio.

“Stava sempre insieme ad Anastasia, una bellissima ragazza bionda”, hanno commentato i vicini di casa del giovane al Corriere della Sera. “Lo vedevamo spesso con lei qui sotto, una coppia molto affiatata”, hanno spiegato. Luca Sacchi era un ragazzo buono che sui social pubblicava le foto delle sue passioni. Immagini scattate in palestra, sulla moto e durante le vacanze con la sua ragazza.

A quanto ricostruito dai carabinieri, il 24enne era in compagnia della fidanzata, Anastasia Kylemnyk, quando due uomini si sono avvicinati alle spalle, hanno colpito la ragazza alla testa con un oggetto e rubato lo zaino e a un tentativo di reazione del giovane gli hanno sparato alla testa. Il ragazzo è stato operato ma alla fine non ce l’ha fatta.

Quando sono stati avvicinati alle spalle i due giovani, incensurati, si stavano dirigendo a piedi verso un pub. Entrambi soccorsi, sono stati trasportati in ospedale. Sul posto i carabinieri della compagnia Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Roma. Sulla vicenda indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci. Infranto da un proiettile anche un vetro del pub dove i ragazzi si stavano dirigendo. (Fonte Corriere della Sera).

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