Luca Traini, chi è l’uomo delle sparatorie di Macerata. Nel 2017 si candidò con la Lega

Luca Traini, il 28enne arrestato a Macerata come presunto responsabile degli spari esplosi in mattinata
Luca Traini, il 28enne arrestato a Macerata come presunto responsabile degli spari esplosi in mattinata

MACERATA – Si chiama Luca Traini l’uomo che questa mattina, a bordo di un’Alfa nera, ha ferito almeno sei migranti a Macerata. Luca Traini ha 28 anni, è incensurato ed è di Tolentino.

Nel 2017 Traini è stato candidato per la Lega Nord alle comunali di Corridonia e prese zero preferenze. Corridonia è la città dove si trova la comunità Pars, da cui è scomparsa Pamela Mastropietro.

Prima di candidarsi con la Lega era stato vicino a Forza Nuova e a CasaPound, secondo Francesco Clerico, titolare della palestra frequentata dallo sparatore di Macerata, che lo conosceva da molto tempo:

“Direi che da una decina d’anni era diventato così, prima aiutava il prossimo, era un buono – aggiunge -, gli hanno inculcato idee sbagliate, è cambiato. Non ci aveva mai dato problemi in palestra. Aveva anche amici di colore. Ho provato tante volte a farlo ragionare. Chi si aspettava questo?”.

Gianluca Iannone, leader di CasaPound Italia, ha smentito l’appartenenza di Traini al loro movimento: “Luca Traini non ha frequentato né è stato iscritto a CasaPound Italia (Cpi)”.

Un metro e 80, fisico atletico, calvo, è sceso dall’auto, si è tolto il giubbotto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento ai Caduti.

Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento. La pistola l’aveva lasciata in macchina. Al momento dell’arresto l’uomo, testa rasata, ha gridato “Viva l’Italia” facendo il saluto romano.

A bordo dell’auto una pistola Glock, una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d’acqua.

Ancora non è chiaro se l’uomo abbia agito da solo o con un complice. 

Le vie interessate dalle sparatorie a Macerata sono via dei Velini, via Cairoli, via Spalato, piazza della Stazione, tutte vie del centro della città, dove si è sparso il panico. Le stesse vie teatro dell’omicidio di Pamela Mastropietro. E si teme proprio una sorta di vendetta in questo senso.

Gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere delle zone interessate dalle sparatorie anche per capire la dinamica e le motivazioni del gesto.

Al momento si ha notizia di almeno sei migranti feriti.

I primi colpi sono stati esplosi intorno alle 11,10 in via dei Velini da un’auto scura, forse un’Alfa Romeo, contro due giovani migranti di colore, di cui uno è rimasto ferito. Una seconda sparatoria è avvenuta in corso Cairoli in cui è stato colpito un altro migrante  mentre una donna africana è stata ferita nella zona della stazione. Un’altra sparatoria è avvenuta nella zona dove sono state rinvenuti i due trolley con il corpo di Pamela Mastropietro. I colpi hanno provocato danni ai negozi e agli edifici.

 

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