Va in ospedale a Lucca per essere operato, aspetta sei ore e viene rimandato a casa Va in ospedale a Lucca per essere operato, aspetta sei ore e viene rimandato a casa

Lucca: va in ospedale per essere operato, aspetta e viene rimandato a casa. “Manca sala operatoria”

Va in ospedale a Lucca per essere operato, aspetta sei ore e viene rimandato a casa
L’ospedale San Luca di Lucca

LUCCA – Va in ospedale per farsi operare. Ma dopo sei ore di attesa nel letto del nosocomio viene rimandato a casa.

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E’ la storia surreale accaduta a Giuseppe Belluomini, imprenditore cinquantottenne di Santa Margherita (Lucca). Lo scorso 19 marzo, riferisce Il Tirreno, l’uomo è andato, come concordato, in ospedale, al San Luca di Lucca, per l’operazione.

Ha indossato il camice verde per l’intervento, gli vengono fasciate le parti inferiori delle gambe, per prevenire rischi di embolia. Ma l’operazione per la quale era in lista di attesa da venti giorni non è stata eseguita.

Dopo sei ore di attesa, a Belluomini è stato detto di rivestirsi e di andare a casa, perché l’operazione non si poteva fare: non c’era una sala operatoria disponibile. “È giusto che fatti del genere si sappiano”, ha detto al Tirreno il signor Belluomini, ancora turbato. Il quotidiano toscano ricostruisce l’intera storia:

Verso fine gennaio di quest’anno l’imprenditore si sottopone a una visita medica, al termine della quale, racconta, «mi dicono che devo fare un intervento. Circa venti giorni dopo vengo ricontattato dal personale sanitario, che mi annuncia la data prevista per l’intervento, ovvero il 19 marzo. Dovevo essere il secondo paziente ad essere operato». La mattina dell’intervento Belluomini si reca in ospedale alle 7. Viene sottoposto a tutta la preparazione che precede un intervento chirurgico come quello a cui si sarebbe dovuto sottoporre. (…)  Belluomini aspetta, un’ora dopo un’altra. Ne aspetta sei, ma nessuno viene a chiamarlo per entrare in sala operatoria. Finché, continua il racconto, «alle 14 arriva un medico. Mi dice di rivestirmi. “Può andare a casa”, mi spiega. “Perché?”, domando. “Perché non abbiamo una sala operatoria disponibile. Una non possiamo utilizzarla perché è riservata alle emergenze. Al momento però non possiamo usare neanche l’altra. La richiameremo noi per fissare un altro appuntamento”.

Così Belluomini se n’è dovuto tornare a casa e ha dovuto rimandare l’intervento. Glielo hanno fissato per dopo Pasqua. Anche se, sottolinea il Tirreno, nel referto della visita di fine gennaio c’era scritto che l’intervento doveva essere fatto entro trenta giorni.

 

 

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