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Lucciole manifestano davanti a comune di Genova: “Ci prostituiamo per pagare multe”

di admin |17 Settembre 2010 16:05

Con visi coperti da maschere e foulard,  attrezzate con ombrelli rossi e cartelli con le scritte ”Chi si prostituisce dovrà farlo per pagare le multe!”, una ventina di prostitute del centro storico appartenenti all’associazione Le Graziose, hanno manifestato stamani davanti alla sede del Comune contro un’ordinanza che intenderebbe multare prostitute e clienti sorpresi a contrattare la prestazione sessuale in strada.

”Chiediamo al sindaco di ripensarci e riceverci visto che siamo in regola, non siamo sfruttate, siamo cittadine italiane e viviamo a Genova da 15 anni”, ha spiegato una delle donne. Un’operatrice sociale che collabora con ”Le Graziose”, per la difesa dei diritti delle prostitute, Santa Bellomia, ha spiegato che ”sono donne che lavorano liberamente, si prostituiscono per scelta, si tratta di un gruppo che si è impegnato a fare mediazione territoriale in vico Mele e dintorni collaborando col Comune. Adesso siamo perplesse e stupite”.

Le lucciole non sono state ricevute dal sindaco, come d’altra parte aveva già annunciato la stessa Marta Vincenzi giovedì sera da un’emittente televisiva locale, ed hanno annunciato che torneranno ancora ad esporre gli ombrelli rossi per strada. L’associazione ”Le Graziose” ha un appuntamento con l’ufficio dell’assessorato alla sicurezza il 27 settembre; l’incontro era stato fissato nell’ambito della collaborazione col Comune, ma nel frattempo dovrebbe essere applicata la nuova ordinanza.

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