MACERATA, 29 NOV – La salma di Lucio Magri, l'intellettuale ed esponente politico morto in Svizzera con il suicidio assistito, e' attesa per domani – salvo imprevisti – a Recanati (Macerata) per essere sepolta nel cimitero comunale nella tomba che lui stesso aveva fatto costruire per la moglie Mara. Il legame di Lucio Magri con la citta' e' di antica data e risale ai tempi della fondazione del Manifesto, che si era anche costituito come struttura politica presentandosi alle elezioni del 1972. Le prime tre sezioni furono aperte a Roma, Milano e proprio Recanati, e sembra che quest'ultima fosse una delle piu' forti per numero di iscritti.
Da allora Magri nutri' una forte simpatia per la citta' dove ebbe molti amici, come ad esempio l'ex consigliere regionale del Pdup Carlo Latini, con il quale e' rimasto sempre in contatto. Il suo vecchio legame con le Marche si consolido' quando conobbe Mara, che poi sarebbe diventata sua moglie. Lei era figlia di un funzionario di banca che lavorava a Macerata, dove risiedeva con la famiglia. Quando Mara mori' per un tumore, fu sepolta a Macerata, dove abita ancora un fratello. Ma la sistemazione avuta nel cimitero maceratese non era mai piaciuta a Magri, che cosi' aveva deciso di costruire una piccola tomba a Recanati dove appunto venne poi trasferita la salma della moglie.