Strage di Latina, Procuratore: "Chi l'ha visto? mente, le figlie di Capasso sono morte subito" Strage di Latina, Procuratore: "Chi l'ha visto? mente, le figlie di Capasso sono morte subito"

Luigi Capasso, Procura smentisce Chi l’ha visto?: “Figlia Alessia è morta subito”

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Luigi Capasso, Procuratore smentisce Chi l’ha visto?: “Figlia Alessia è morta subito”

ROMA – Alessia Capasso, la figlia del carabiniere Luigi, è stata uccisa subito nella casa di Cisterna di Latina. Il Procuratore Andrea De Gasperis smentisce con decisione il servizio andato in onda a Chi l’ha visto? che si chiedeva se la ragazzina potesse essere salvata.

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Nella trasmissione in onda il 14 marzo su Rai Tre si faceva riferimento all’esistenza di apparecchiature in dotazione alle forze dell’ordine che avrebbero rilevato la presenza di due corpi vivi all’interno dell’abitazione di via Collina dei Pini a Cisterna, ipotizzando che la figlia maggiore di Luigi Capasso, fosse quindi ancora viva. Una situazione che è stata smentita dal procuratore capo di Latina:

“Tutto quello che si doveva fare è stato fatto. L’intervento dei carabinieri è stato tempestivo e professionale. Questo dispositivo non è in dotazione alle forze dell’ordine. Le bambine erano già state uccise quando i carabinieri sono arrivati sul luogo”.

De Gasperis precisa poi che la più piccola era stata raggiunta da tre colpi, la più grande da sei e che entrambe sono state raggiunte da un colpo alla testa e da altri proiettili che hanno colpito organi vitali, “che non avrebbero consentito alcuna possibilità di sopravvivenza”. Secondo la ricostruzione ufficiale fornita dalla Procura, Antonietta Gargiulo, l’ex moglie del carabiniere, è stata ferita da tre colpi di pistola da Luigi Capasso poco prima delle 5,30.

Le forze dell’ordine hanno poi raggiunto l’appartamento intorno alle 5.50, avvisati da un inquilino che aveva sentito i primi spari diretti alla donna e poi una successione di colpi provenienti dall’appartamento. “Da quel momento in poi – chiarisce il procuratore – non si è sentito più nulla, nessuna esplosione, se non un colpo soffocato, intorno alle 13,30, con cui Capasso si è tolto la vita”.

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