La donna di 44 anni della frazione Calignano di Cura Carpignano (Pavia) davanti alla cui villa lo scorso 20 dicembre è stato ritrovato il cadavere di Luigi Criscuolo, 60 anni, conosciuto da tutti a Pavia come “Gigi Bici”, è stata arrestata per l’ipotesi di reato di tentata estorsione e non per quella di omicidio.
La nota del procuratore di Pavia
A precisarlo una nota firmata dal procuratore di Pavia, Fabio Napoleone. Secondo quanto emerge dalle indagini, la donna “avrebbe fornito un contributo all’occultamento della salma – si legge nel comunicato della Procura di Pavia – ed avrebbe cercato di trarre profitto dalla custodia della stessa nei pressi della propria abitazione”.
Le indagini
“Gli accertamenti della squadra mobile della Questura di Pavia – continua più avanti la nota – sono proseguiti per ricostruire gli ultimi movimenti di Luigi Criscuolo sino a quando, a fine novembre, l’obiettivo degli investigatori si è ampliato perché è stata recapitata una prima richiesta estorsiva ai familiari di Criscuolo, nella quale veniva richiesta la somma di 390mila euro in cambio della liberazione del proprio congiunto. La prima richiesta è stata poi seguita da altre richieste estorsive che, ad oggi, sono state tutte ricondotte all’indagata poi tratta in arresto”. “Il procedimento penale – conclude il comunicato – proseguirà non solo al fine di individuare gli autori materiali dell’omicidio, ma altresì allo scopo di trarre definitiva conferma degli addebiti allo stato mossi nei confronti dell’indagata”.