ROMA – Luigi Preiti ha mirato al collo e alle gambe dei carabinieri Giuseppe Giangrande e Francesco Negri. Luigi Preiti ha mirato a due punti non coperti dal giubbotto antiproiettile. Dettagli della sparatoria fuori Palazzo Chigi.
Un dettaglio, forse, ma un dettaglio che fa propendere (almeno l’opinione pubblica) per la tesi che quello di Preiti fosse un piano lucido, non l’azione improvvisata da un folle.
Per essere così precisi e portare a segno con tanta dedizione un piano simile, è infatti necessaria (spiegano anche gli investigatori che indagano sul caso) una grande freddezza.
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