ROMA – “Il triangolo no, non l’avevo considerato”, cantava Renato Zero. Soprattutto durante il viaggio di nozze che, per definizione, dovrebbe essere esclusivo della coppia di neosposi. Dovrebbe, appunto. Perché una sposina originaria di Napoli, già con le valigie e la guida di Parigi in mano, si è vista arrivare un intruso all’aeroporto. E non un terzo incomodo qualunque, ma il più temuto: la suocera. Così ha chiesto il divorzio.
Quello del matrimonio rovinato dalla suocera è un classico senza tempo. Ma che la mamma di lui riesca a distruggere anche il viaggio nozze è una (spiacevole) novità. Temuta parente acquisita, perché il più delle volte ingombrante, anche nel Terzo Millennio la suocera desta le ansie e le inquietudini di non poche future o neospose. E’ proprio quello che è successo a Marianna, un’estetista di 36 anni, che, dopo essersi sposata con Stefano l’11 dicembre scorso, due giorni dopo era all’Aeroporto di Fiumicino in attesa di imbarcarsi su un volo per Parigi.
Ma ecco che allo scalo romano si presenta un intruso. La signora Assunta, madre di Stefano nonché suocera di Marianna, valigie e carta di identità alla mano, è pronta a partire anche lei. Marianna, all’oscuro di tutto, ha chiesto spiegazioni al marito che, tranquillamente, ha risposto di non poter lasciare la mamma malata da sola a casa. E così la settimana di luna di miele trascorre tutt’altro che romantica, nonostante la città dell’amore.
Non solo. Al rientro, la giovane coppia ha dovuto passare anche tutte le festività natalizie con la signora Assunta. Decisamente troppo. Marianna non ha più retto, ha mollato marito (e mamma) ed è tornata a Napoli, dai suoi genitori. Ma non è tutto: la neosposa si è rivolta a un giudice per chiedere il divorzio. Il motivo? L’eccessivo “legame affettivo” del marito per la propria madre che, secondo l’estetista, ha reso del tutto impossibile il costituirsi di un sano rapporto coniugale. Insomma, per la giovane sposa la suocera onnipresente è “peggio di un tradimento”. Una bella storia di cronaca, tirata fuori dagli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona (andatevi a vedere qui i precedenti…).
*Scuola di Giornalismo Luiss