Luzzara: Antonella Barbieri uccide i figli di 2 e 5 anni e tenta il suicidio. Il marito è un ex giocatore della nazionale di rugby

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Luzzara: Antonella Barbieri uccide i figli di 2 e 5 anni e tenta il suicidio

REGGIO EMILIA – Il figlioletto di cinque anni accoltellato, la sorellina di poco più di due soffocata. Antonella Barbieri, 39enne di Suzzara, nel Mantovano, ha ucciso così i suoi bambini prima di provare, senza riuscirci, a farla finita, con lo stesso coltello da cucina.

Subito dopo aver soffocato la figlia, la donna, in preda alla follia, ha trascinato l’altro figlio di 5 anni in auto e si è diretta verso Luzzara che dista pochi chilometri da Suzzara, nel Mantovano. Non conoscendo la strada, ad un certo punto la donna si è persa nella golena del Po dove l’auto si è impantanata. Qui ha accoltellato a morte l’altro figlio e ha tentato di suicidarsi con la stessa arma.

La donna è stata trovata agonizzante con il coltello da cucina piantato nella pancia a pochi centinaia di metri dal Po.

La madre è stata soccorsa e trasportata in ospedale a Reggio Emilia, dove si trova tutt’ora ricoverata. Il papà, Andrea Benatti, ex giocatore di rugby, era a lavoro.

Il corpo della bambina di 2 anni è stato ritrovato dai carabinieri nel letto matrimoniale dei genitori, sopra una coperta. Il delitto è stato scoperto solo alcune ore dopo, quando i militari sono arrivati in compagnia del padre della bimba, Andrea Benatti, originario di Viadana.

Benatti ha giocato come terza linea negli Aironi, in Celtic league, nel Viadana, con cui ha vinto lo scudetto 2002 e in Nazionale.

A dare l’allarme intorno alle 17 di giovedì 7 dicembre è stato un uomo che ha visto l’auto in sosta vicino ai laghi artificiali di cava in via Lorenzini a Luzzara. All’interno c’era la donna con una coperta addosso. Quando si è avvicinato ha notato qualcosa di sospetto e ha chiamato i carabinieri.

La madre delle due vittime è stata portata su un’ambulanza all’ospedale di Reggio Emilia, piantonata dai militari. Ferita con tagli alla pancia, non è in pericolo di vita. Era in stato di confusione. Dalle prime informazioni raccolte pare che abbia sofferto in passato di problemi psichici. Nei suoi confronti verrà emesso un provvedimento di fermo.

Casalinga originaria di Carpi (Modena), era sposata: il marito era al lavoro nel Mantovano mentre la moglie uccideva i loro figli ed è stato informato dalle forze dell’ordine di quello che lei aveva fatto.

Un pastore che stava pascolando il suo gregge a poche centinaia di metri dal Po ha notato la vettura ferma. Si è avvicinato e ha visto il piccolo corpo del bambino morto sotto una coperta. La madre, accanto a lui, sporca di sangue, con un coltello da cucina, probabilmente lo stesso utilizzato per colpire e uccidere il bambino, ancora conficcato nella pancia. L’uomo ha subito chiamato i soccorsi e sono arrivati 118, i vigili del fuoco e la polizia municipale. I carabinieri di Luzzara allora hanno cercato nei dintorni la seconda figlia della donna e, non trovandola, hanno attivato i colleghi di Suzzara, il paese del Mantovano al di là del confine, dove la famiglia abitava.

I militari sono entrati in casa e hanno trovato anche il secondo cadavere: la piccola era morta soffocata. Poi sono dovuti andare a dare l’annuncio al marito e padre delle vittime, che lavora in un’azienda di famiglia. Antonella Barbieri intanto era stata portata d’urgenza all’ospedale di Reggio Emilia, dove è ricoverata e dove i medici hanno medicato le ferite e hanno escluso pericoli per la sua vita. In serata non era ancora stato possibile sentirla formalmente, ma presumibilmente nelle prossime ore nei suoi confronti sarà adottato un provvedimento. Le indagini proseguiranno per accertare la dinamica di quello che è successo e i motivi che hanno portato la donna a compiere un gesto così tragico.

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