Nel giorno del ricordo delle Foibe, il coro choc a Macerata Nel giorno del ricordo delle Foibe, il coro choc a Macerata

Macerata, cori choc dal corteo: “Ma che belle le Foibe da Trieste in giù”

Nel giorno del ricordo delle Foibe, il coro choc a Macerata
Macerata, cori choc dal corteo: “Ma che belle le Foibe da Trieste in giù”

MACERATA – “Come è bello far le Foibe da Trieste in giù”. E’ il coro choc che si leva dal corteo antifascista e antirazzista di Macerata. Nella giornata del ricordo dell’eccidio degli italiani in Dalmazia, qualcuno intona parole che indignano, parafrasando la canzone di Raffaella Carrà e inneggiando al massacro degli italiani fuggiti dal regime di Tito.

A scandire il coro choc sarebbe stato il gruppo Action Antifaschistische (rete di militanti presenti fra l’altro in Germania e Paesi Bassi. “Cori scandalosi, calpestano morti innocenti e tradiscono gli ideali della Resistenza”, ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che proprio oggi ha partecipato alle celebrazioni del Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza,

Accanto a loro sventolano le bandiere dell’Anpi, di Emergency, di Libera, della Fiom, dell’Arci, di Rifondazione comunista, di Potere al popolo e di alcune associazioni di migranti. In una città fantasma, dove si respira un clima da coprifuoco, sono circa diecimila i partecipanti alla manifestazione: una fila umana di circa due chilometri partita dai Giardini Diaz e che toccherà tutta la cinta muraria della città, senza passare per il centro, per scongiurare episodi di guerriglia urbana.

Tra i partecipanti l’europarlamentare Cecile Kyenge, Gino Strada di Emergency, l’ex direttore dell’Unità Sergio Staino, il giornalista Adriano Sofri, il deputato Pippo Civati e il conduttore Diego Bianchi (Zoro). “Ancora una volta – ha detto Paolo Cognini dei centri sociali delle Marche – i fascismi e i razzismi saranno battuti dalla gente che si è riappropriata della strada”. Salvo episodi

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