Macerata, elicotteri in volo per cercare un complice di Luca Traini in fuga

Il momento dell'arresto di Luca Traini (foto Ansa)
Il momento dell’arresto di Luca Traini (foto Ansa)

MACERATA – Le forze dell’ordine stanno ancora dando la caccia a un complice di Luca Traini, l’uomo che questa mattina ha sparato più volte per le vie di Macerata contro i migranti. Almeno sei i feriti. All’origine del gesto, probabilmente, una sorta di vendetta per l’omicidio di Pamela Mastropietro.

Luca Traini è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti. Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento. La pistola l’aveva lasciata in macchina. Al momento dell’arresto l’uomo, testa rasata, ha gridato “Viva l’Italia”. Al momento si ha notizia di almeno sei migranti feriti.

I primi colpi sono stati esplosi intorno alle 11,10 in via dei Velini da un’auto scura, forse un’Alfa Romeo, contro due giovani migranti di colore, di cui uno è rimasto ferito. Una seconda sparatoria è avvenuta in corso Cairoli in cui è stato colpito un altro migrante  mentre una donna africana è stata ferita nella zona della stazione. Un’altra sparatoria è avvenuta nella zona dove sono state rinvenuti i due trolley con il corpo di Pamela Mastropietro. I colpi hanno provocato danni ai negozi e agli edifici. Gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere delle zone interessate dalle sparatorie anche per capire la dinamica e le motivazioni del gesto.

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