Maddalena: "Blue Whale esiste. Io stavo per suicidarmi" Maddalena: "Blue Whale esiste. Io stavo per suicidarmi"

Maddalena: “Blue Whale esiste. Io stavo per suicidarmi”

Maddalena: "Blue Whale esiste. Io stavo per suicidarmi"
Maddalena: “Blue Whale esiste. Io stavo per suicidarmi”

MILANO – “La Blue Whale Challenge esiste e io ne sono uscita solo per caso, ma stavo per suicidarmi”: è la confessione di Maddalena, una ragazzina italiana che in un video postato sul proprio canale YouTube sostiene di aver partecipato alla sfida ‘importata’ dalla Russia che prevede che i concorrenti, ingaggiati attraverso i social network, si sottopongano a 50 prove differenti che consistono in sfide di autolesionismo come incidersi con un taglierino o non dormire per giorni.

“Tutto questo non è una bufala, come in molti affermano. Non c’è da scherzare e da offendere. Voi lo avete fatto, quasi istigandomi al suicidio”, dice Maddalena nel suo video. “Ho iniziato questo gioco due mesi fa, dopo essere stata contattata da un curatore”. Proprio i curatori addirittura a volte sincronizzerebbero le morti dei partecipanti, accorpati in base all’età.

Il curatore le avrebbe assegnato le prove, secondo quanto lei racconta: la prima consisteva nell’incidersi con un taglierino sul braccio la famigerata balena. Maddalena nel video mostra anche i segni che le hanno lasciato quelle lesioni. Lei, dice, è andata avanti a seguire le indicazioni del curatore per 25 giorni. Al giorno 26, però, “i miei genitori mi controllarono lo zaino e dentro al diario trovarono un taglierino e mi chiesero a cosa mi servisse. Per un momento mi hanno creduto, poi hanno trovato il quaderno con le prove che aveva fatto finora, compresi i tagli sul corpo”.

E’ stato a quel punto che i genitori di Maddalena si sono rivolti ai carabinieri, che però non avevano mai sentito parlare di questa sfida. Nel suo filmato la ragazzina si rivolge ai suoi coetanei: “Ragazzi, se vedete qualcosa di strano, i vostri amici che praticano autolesionismo, rivolgetevi a qualcuno, chiedete aiuto, fatelo”.

 

 

 

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