Madre con i suoi due bambini caronizzati in auto: probabile omicidio-suicidio

Pubblicato il 10 Luglio 2011 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

CAPANNOLI (PISA) – L’hanno trovata abbracciata ai suoi bambini, Letizia, 11 anni, e Lapo, 3 anni. L’ultimo gesto d’amore di una madre che avrebbe deciso di chiudere una vita forse per lei troppo difficile dopo la separazione dal padre dei due piccoli. L’ omicidio-suicidio è infatti l’ipotesi ritenuta più probabile dagli inquirenti, come spiegato dallo stesso pm pisano Antonio Giaconi, sul caso dei tre cadaveri trovati questo pomeriggio in un’auto incendiata in una strada secondaria di San Pietro in Belvedere, frazione del comune di Capannoli (Pisa).

L’allarme è scattato intorno alle 16: alcuni residenti hanno chiamato i vigili del fuoco pensando a un incendio di sterpaglie subito sotto il paese. Quando i pompieri sono arrivati si sono trovati prima una Bmw in fiamme e poi all’interno, sul sedile posteriore, i corpi abbracciati di Simona Alessandroni, 40 anni, nata a Firenze ma residente a Lari, in provincia di Pisa, e dei suoi due bambini. Sul posto sono così arrivati i carabinieri e poi il pm Giaconi.

Nonostante l’auto fosse distrutta, i militari sono riusciti a risalire al numero di telaio e quindi alla proprietaria della macchina: la Bmw è andata completamente fusa così come completamente carbonizzati erano i tre corpi. ”In questo momento sono indispensabili le analisi tecniche e i rilievi sul luogo del fatto e sarà importante anche l’autopsia” ha detto poi il magistrato, che comunque ritiene più probabile l’ipotesi che la donna abbia ucciso i suoi due figli e poi si sia tolta la vita. Anche se ancora non è per niente chiara la dinamica di come abbia fatto dando anche fuoco alla macchina.

E’ stato sentito anche il padre dei due bimbi, che vive in provincia di Firenze, nella zona di San Casciano: sono stati i carabinieri ad andare a casa sua e a dirgli cosa era accaduto. Poi lo hanno portato a Pisa, alla caserma dell’Arma, per essere ascoltato dal magistrato.

Secondo una prima ricostruzione la donna subito dopo pranzo avrebbe lasciato la sua abitazione di Lari insieme ai figli e si sarebbe diretta verso San Pietro in Belvedere, dove probabilmente conosceva la strada secondaria dove poi è stata trovata l’auto. Poco lontano ci sono delle villette e subito sopra la strada principale da dove i testimoni hanno visto le prime fiamme. Qualcuno ha sentito anche uno scoppio: per il pm potrebbe essere stata l’esplosione del serbatoio.

Bruno Pucci, 35 anni, il compagno di Simona Alessandroni, è stato sentito per tre ore. Pucci da qualche settimana si era trasferito lasciando la donna e i due bambini a Lari (Pisa) dove la famiglia si era trasferita circa un anno e mezzo fa. L’uomo ha ricostruito tutti i suoi movimenti della giornata. Ad attenderlo fuori dalla caserma di Ponsacco il fratello e un amico. All’uscita Pucci, chiaramente distrutto dalla tragedia, ha aggredito un fotografo prima di essere fermato dai carabinieri. Poi con il fratello è salito in auto ed è ripartito verso casa.

Il magistrato ha spiegato ai giornalisti che l’autopsia sui corpi delle tre vittime sarà svolto quasi sicuramente martedì, a medicina legale a Pisa, e forse solo dopo sarà possibile capire come sono morti Letizia, 11 anni, e il piccolo Lapo 3 anni e come poi si è uccisa la madre.