Mafia Capitale: “Digitai su Internet il nome di Carminati e capii”

Mafia Capitale: "Digitai su Internet il nome di Carminati e capii"
Mafia Capitale: “Digitai su Internet il nome di Carminati e capii”

ROMA – Mafia Capitale: “Digitai su Internet il nome di Carminati e capii”. Bastava giusto pronunciare il nome di Massimo Carminati perché imprenditori e professionisti a vario titolo capissero al volo che da quel momento dovevano aver paura.

E, se non al volo, come è successo a Luigi Seccaroni, proprietario di un autosalone e di un terreno  gradito al Nero e ai suoi sodali, bastava digitare il nome sul motore di ricerca perché l’intimidazione giungesse a segno.

Ilaria Sacchettoni seleziona da carte e intercettazioni di Mafia Capitale proprio quella di Seccaroni per comprendere quanto la sua minacciosa reputazione precedesse Carminati, dagli storici legami con l’estremismo di destra romano alle più recenti frequentazioni con esponenti della ‘ndrangheta.

Troppo giovane per ricordare le origini criminali del Nero, l’imprenditore ne sente parlare «a Report», quindi lo cerca su Google: «Misi il nome di Carminati su internet e mi resi conto dello spessore criminale delle persone con le quali avevo a che fare». Il disagio cresce: «Mi sentivo in soggezione ogni volta che venivano nel mio autosalone». Per convincerlo a vendergli il terreno, arrivarono a minacciarlo «palesemente di incendiarmi l’azienda di picchiarmi e fare del male ai miei familiari».

Infine, Seccaroni si vede costretto a versare anche la sua provvigione (mille euro) per la vendita della Bmw X3 usata di Brugia. Carminati? È «uno di quelli cattivi» dice a un architetto che deve effettuare dei lavori nella villa dell’ex Nar a Sacrofano, Agostino Gaglianone, che con le sue imprese di ristrutturazione – secondo i pm – si presta a fare favori all’associazione criminale. (Ilaria Sacchettoni, Corriere della Sera).

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