ROMA – “Sto bene, non mi manca nulla. Grazie per la visita”. Massimo Carminati, ex Nar detenuto in regime di 41 bis a Parma, ha parlato con il deputato Pd Davide Mattiello il 30 dicembre. Queste le prime parole di Carminati, indagato nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale al componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia.
Carminati, vestito con un maglione e pantaloni di colore scuro, è apparso in buone condizioni al deputato Pd che è andato a trovarlo e che ha detto:
“Abbiamo scambiato poche battute, tornerò presto nel carcere di Parma”.
Il 13 dicembre scorso Carminati è stato spostato dal carcere romano di Rebibbia a quello di Tolmezzo, ad Udine, per “incompatibilità ambientale”. Il 23 dicembre il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha disposto per lui, considerato al vertice di “Mafia Capitale”, il 41 bis, ovvero il carcere duro. Il giorno di Natale Carminati è stato trasferito dal carcere di Tolmezzo a quello di Parma, sempre in regime di 41 bis previsto per i mafiosi.
E proprio nel carcere di Parma sono detenuti boss mafiosi del calibro di Totò Riina. Prima dell’arrivo di ‘U curtu’ a Parma si trovava anche l’altro superboss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, ad aprile portato a Milano per motivi di salute. Giosuè Naso, legale di Carminato, solo qualche giorno fa aveva ironizzato:
“Avranno voluto mettere insieme a Parma un vecchio boss mafioso e uno nuovo”.
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