Mafia, Procuratore accusa Dell’Utri: “Fu parte attiva della trattativa Stato – Cosa Nostra”

Marcello Dell'Utri

Secondo il Procuratore Generale di Palermo Nino Gatto, «Marcello Dell’Utri contribuì alla trattativa tra mafia e parte della politica».  Gatto lo ha affermato durante la requisitoria del processo che vede imputato Dell’Utri per  concorso in associazione mafiosa.

Il ruolo del politico nel dialogo che la mafia ha intrapreso, secondo l’accusa, dal ’94 in poi con Forza Italia, si deducee oltre che dai racconti del pentito Gaspare Spatuzza, che parla espressamente di Dell’Utri e Silvio Berlusconi come referenti del boss di Brancaccio Giuseppe Graviano, anche dalle dichiarazioni del pentito Nino Giuffré.

«Sempre riferendosi a quegli anni – ha detto Gatto – il collaboratore riferisce che il boss Bernardo Provenzano riteneva affidabile per Cosa nostra la forza politica, Sicilia Libera, che all’epoca era in fase embrionale».

Il Procuratore Generale  ha poi riferito dei rapporti fra il principe Orsini, uno dei sostenitori del Movimento indipendentista siciliano e Dell’Utri, tra i fondatori di Forza Italia. Un legame che, per il magistrato costituirebbe uno dei tasselli del mosaico più ampio di legami fra il movimento politico di Dell’Utri e cosa nostra. Il processo è stato rinviato a venerdì prossimo per la prosecuzione della requisitoria che dovrebbe concludersi il 9 aprile.

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