Mafia: libero il pentito Marino Mannoia, accusò Andreotti

Il pentito di mafia Francesco Marino Mannoia, che aveva accusato Giulio Andreotti, torna libero.

Il collaboratore di giustizia, detto “Mozzarella” o “Il Chimico” (era il più richiesto raffinatore di cocaina ed eroina sulla piazza) secondo quanto si legge sull’edizione siciliana de La Repubblica, vive negli Stati Uniti da più di vent’anni, e adesso torna in libertà perché ha scontato la pena “cumulativa” di 17 anni di carcere.

Il provvedimento è esecutivo ma deve essere ancora notificato al diretto interessato. L’Ufficio esecuzione della Procura generale di Palermo ha già informato il suo legale, Carlo Fabbri, del deposito dell’ordinanza.

Nel 1989, quando i boss mafiosi appresero che Marino Mannoia aveva deciso di collaborare con la giustizia, gli uccisero la sorella Vincenza, la madre Leonarda e la zia Lucia. Una vendetta trasversale per “punirlo”, ma Marino Mannoia ha continuato a collaborare con i magistrati, parlando, oltre che di Andreotti anche di Bruno Contrada e del giudice Corrado Carnevale.

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