VENEZIA – Mahtab Ahad Savoji è stata strangolata, spogliata, messa in un trolley e trasportata in treno da Milano a Venezia. Studentessa dell’Accademia di belle arti di Brera, Mahtab aveva 31 anni e i suoi due coinquilini sono stati fermati a Milano. Uccisa e scaricata dentro un canale del Lido di Venezia la mattina del 28 gennaio.
Alessandra Coppola e Cesare Giuzzi sul Corriere della Sera scrivono che la ragazza è stata vista l’ultima volta il 25 gennaio:
“Gli studenti, come conferma anche il direttore dell’Accademia, Franco Marrocco, l’hanno quindi incontrata prima dell’una, mentre pranzava in un ristorante convenzionato, nei dintorni della Pinacoteca. Poi, domenica 26 gennaio, il suo cellulare è diventato irraggiungibile”.
Poi la denuncia di scomparsa a Milano e il ritrovamento del corpo a Venezia:
“Il corpo è stato scoperto nella notte tra lunedì e martedì, intorno all’una e mezza, nel canale davanti all’attracco dei taxi di via Loredan, dal lato della Laguna. Nudo, ma senza ferite né segni evidenti. Era in acqua da almeno 48 ore, quindi già da domenica. La famiglia è stata avvertita appena ieri, oggi arriveranno a Milano alcuni parenti”.
La mattina del 3 febbraio i due coinquilini della ragazza sono stati fermati a Milano:
“Sono stati fermati i due coinquilini milanesi che vivevano con lei in un appartamento di Via Pericle a Milano. Lei, 30enne cameriera in un albergo, e lui 29enne portiere in un altro albergo, sempre di Milano. Accusati di omicidio volontario e di occultamento di cadavere, i due, dopo aver gettato il corpo in acqua a Venezia avevano fatto ritorno con un taxi, spendendo 500 euro per la corsa”.
Dietro all’omicidio della ragazza potrebbe esserci un motivo passionale, forse un approccio sessuale respinto. Rajeshwar Singh, 29 anni, è il coinquilino di Mahtab fermato insieme alla fidanzata Gagandeep Kaur, 30, entrambi indiani. Mahtab condivideva una stanza con la coppia indiana, che in Questura a Milano ha detto di aver lasciato la ragazza a letto mentre stava ancora dormendo.
La coppia di indiani ha portato in giro il trolley con il cadavere per oltre 12 ore: dalla mattina del 27 alla sera dello stesso giorno. Secondo quanto raccontato dagli indagati e confermato dai riscontri tecnici, la mattina i due hanno messo il corpo nella valigia, sono partiti in treno per Lecco con l’intenzione di abbandonarla lì ma hanno dovuto rinunciare per il numero di presenti.
A quel punto sono tornati a Milano, e hanno proseguito il viaggio con un altro treno per Venezia. Qui sono saliti sul traghetto per il Lido, dove hanno infine gettato il cadavere in un canale. Poi il rientro a Milano con un taxi. La studentessa viveva da circa un mese nella stessa stanza della coppia che l’avrebbe uccisa e dopo pochi giorni avrebbe abbandonato la casa perché stanca di quella convivenza a tre.
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