X

Maltempo, allerta laghi Maggiore e Garda. Danni per centinaia mln € ai raccolti

di admin |19 Maggio 2013 18:26

Maltempo, allerta laghi Maggiore e Garda. Danni per centinaia mln € ai raccolti

ROMA – Allarme maltempo al nord Italia. La pioggia non dà tregua causando frane e disagi da settimane. Dopo l’esondazione del Po e dei fiumi al nord, ora anche per i laghi Garda e Maggiore scatta l’allerta. Il livello di altezza delle acque ha raggiunto il massimo storico del periodo. E intanto già si contano i danni per le coltivazioni, con la Coldiretti che avvisa che almeno il 30% dei principali raccolti è andato perduto. Un danno che vale centinaia di milioni di euro.

Rientra l’emergenza maltempo, dopo tre giorni da incubo, in Veneto, dove ora non resta che fare il conto dei danni. Resta invece l’allerta per i corsi d’acqua in Piemonte, mentre a Cormayeur circa 100 residenti sono stati allontanati dalle proprie abitazioni per una frana.

ALLERTA LAGO MAGGIORE E DI GARDA – L’ondata di maltempo e le abbondanti precipitazioni hanno fatto raggiungere ai laghi Garda e Maggiore il massimo storico del periodo. Il lago Maggiore a Sesto Calende è salito verso il massimo che è stato invece già superato dal lago di Garda per effetto della nuova ondata di maltempo che alimenta la piena del fiume Po alzatosi di 1,3 metri nelle ultime ventiquattro ore a Pontelagoscuro.

COLDIRETTI – Il monitoraggio della Coldiretti  sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo che ha colpito Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto, in una primavera straordinariamente piovosa al nord, lancia l’allarme: si rischia di perdere almeno il 30% del raccolto delle principali coltivazioni per un valore di centinaia di milioni di euro.

Per la verifica dei danni la Coldiretti ha chiesto l’avvio delle procedure per la dichiarazione dello stato di calamità nelle zone interessate dove nessuna coltura si è salvata: dal pomodoro al riso, dalle patate alla frutta, dalla soia al mais fino al fieno che rimane a marcire nei campi con gravi problemi per l’alimentazione degli animali destinati la produzione di latte per i formaggi tipici come il grana e il parmigiano ma anche alla carne per salumi tipici e prosciutti di Parma.

DANNI IN VENETO –  Secondo la Protezione civile e i vigili del fuoco, su tutta la regione piove ma il livello delle precipitazioni e scarso ed in fase di esaurimento anche se nel pomeriggio di potrebbero registrare dei temporali o rovesci a livello locale.    Sul fronte dei fiumi i livelli idrometrici sono tutti in calo e quindi si prospetta una giornata tranquilla con qualche preoccupazione legata al fatto che, anche domani, ci saranno precipitazioni diffuse.

I vigili del fuoco hanno esaurito gli interventi di svuotamento di piani terra e sottopassi stradali nelle zone piu’ colpite – in province di Vicenza, Padova e Treviso – dove però restano ingenti i danni a numerose abitazioni e capannoni industriali. In ginocchio invece l’agricoltura che, già messa in difficoltà da una primavera tardiva, ha visto distrutta gran parte del seminato dalla ‘bomba’ d’acqua che ha investito il Veneto. Lungo le spiagge, in vista dell’imminente stagione turistica, si stanno ripristinando – salvo alcune criticità – litorali e strutture di accoglienza.

ALLERTA IN PIEMONTE –  Spunta il sole su Torino, ma resta alta l’attenzione per la perturbazione che fino alla scorsa notte ha portato precipitazioni diffuse su tutta la regione. E che nel pomeriggio, secondo le previsioni Arpa, favorirà l’innesco di rovesci sparsi fino alla tarda serata. Nelle ultime ore sono caduti tra i 70 e i 90mm di pioggia, con picchi di oltre 100mm nel Verbano e nel Vercellese. I fiumi hanno superato i livelli di attenzione. Lago Maggiore al massimo storico.

SFOLLATI PER FRANA A CORMAYEUR –  Scatterà nel tardo pomeriggio del 19 maggio l’evacuazione di un centinaio di residenti in alcuni villaggi sopra Courmayeur minacciati da una frana di 645.000 metri cubi di roccia e detriti che incombe dal Monte di La Saxe. La prima fase di allarme era stata attivata il 20 aprile scorso. Lo smottamento potrebbe interessare una decina di abitazioni, oltre provocare l’isolamento di alcune frazioni.

PECORE BLOCCATE – La piena del fiume Po ha bloccato per alcune ore su un isolotto, a Fontanetto Po (Vercelli), nove pastori della Valsesia e il loro gregge di circa 2 mila pecore. A dare l’allarme i famigliari dei pastori. Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco, con mezzi anfibi ed elicotteri, ma i nove pastori non hanno voluto abbandonare i loro animali. Per trarli in salvo e’ stato quindi necessario aspettare che il livello d’acqua calasse.

Scelti per te