ROMA – Lunedì 15 ottobre, su Roma e in generale le regioni centrali e tirreniche, arriverà una “perturbazione importante” che potrebbe portare anche “eventi concentrati ed estremi” in alcune zone. Lo dice il dal capo della Protezione Civile Franco Gabrielli alla luce delle previsioni meteo per i prossimi giorni.
Gabrielli invita però ad evitare allarmismi e polemiche e chiede ai cittadini di dare una mano alla Protezione Civile, limitando gli spostamenti ai soli caso di necessità. La perturbazione, ha spiegato il capo della Protezione Civile, interesserà buona parte dell’Italia ma saranno le zone centrali tirreniche ad essere interessate dai fenomeni più significativi. Piogge che potranno interessare anche bacini di fiumi importanti, come il Tevere, l’Aniene e l’Arno, “con possibili effetti sui corsi d’acqua principali e sul reticolo idraulico primario”.
Il Dipartimento ha dunque “sensibilizzato” tutte le componenti del sistema di protezione civile affinché predispongano tutti gli interventi necessari e siano preparate ad affrontare ogni situazione. “Avremo questo inizio di autunno molto importante – prosegue Gabrielli – che andrà a colpire un territorio che ha avuto una serie di episodi critici in estate, con molte aree percorse dal fuoco”. E quindi ci saranno “sicuramente dilavamenti con possibilità di smottamenti e frane”. Dunque un “quadro non rassicurante” che, però, non va affrontato nella maniera sbagliata: “Non non dobbiamo fare l’errore di entrare in un loop di panico – dice infatti Gabrielli – al contrario dobbiamo entrare nell’ordine di idee che questi fenomeni sono sempre più frequenti e che quindi dobbiamo prepararci per tempo”.
Anche con il contributo dei cittadini. “Le amministrazioni da sole non bastano, ci vogliono cittadini consapevoli e che tengano comportamenti corretti. La gente deve dare una mano alle strutture di protezione civile”. L’invito è dunque quello di “limitare gli spostamenti, se non strettamente necessari, in questi giorni in cui sappiamo che arriverà questa perturbazione, perché gli spostamenti, abbiamo visto in questi anni, sono il momento in cui abbiamo registrato più vittime e danni”. Gabrielli ha aggiunto: “Invito a fare attenzione agli scantinati, se ci sono cose deperibili a rimuoverle, e a mettere l’auto in sicurezza se so che si trova in una zona depressa”.
Anche il direttore della Protezione Civile di Roma Tommaso Profeta ha dato alcune indicazioni: “Bisogna porre al sicuro i propri veicoli in zone non raggiungibili da eventuali allagamenti, anche per agevolare gli interventi di soccorso. In caso di allagamenti mettersi subito al sicuro e non andare su ponti o vicino a corsi d’acqua”.
LA REAZIONE DEL SINDACO ALEMANNO
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha fatto sapere che, al momento, il Comune non stabilirà “la chiusura delle scuole né altri provvedimenti salvo nuove notizie”. ”Viste tutte le vecchie polemiche sulla neve anche fra me e Gabrielli – ha aggiunto il Primo cittadino – il suo è stato un gesto simpatico per evitare di strumentalizzare gli eventi atmosferici, soprattutto quando sono di carattere eccezionale e vanno oltre le previsioni delle istituzioni. Fermo restando che faremo di tutto per aiutare i cittadini”. Le parole di Alemanno seguono quelle del capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, che oggi, in merito al maltempo previsto e dopo le polemiche dello scorso anno sulla nevicata, aveva ironicamente affermato: ”Se pioverà a Roma non sarà colpa del sindaco”.
La perturbazione è attesa dalla tarda mattinata di lunedì. Nel pomeriggio di sabato,la Protezione Civile ha diffuso questa nota: ”Si sono tenute diverse riunioni operative con la Polizia Locale e tutte le altre strutture comunali, inclusi i Municipi; il Campidoglio è in costante contatto con la Protezione civile regionale e con il Dipartimento Nazionale per affrontare l’emergenza che al momento si profila da scenario non ordinario. Prevenzione delle situazioni di criticità e pianificazione della gestione dell’emergenza sono i 2 fronti su cui si concentra l’attività del Campidoglio: sono state impiegate 10 squadre con mezzi pesanti per la pulizia profonda di tombini e pozzetti mentre Ama sta lavorando ininterrottamente per rimuovere le foglie dalle caditoie”.
”Per quanto riguarda la pianificazione delle attività di gestione dell’emergenza è stata decisa l’attivazione in ciascun municipio di Centri Operativi Misti – si legge ancora nella nota – ma, per gestire più rapidamente eventuali situazioni di crisi, le forze comunali saranno concentrate nelle zone più critiche del Litorale, a Prima Porta, sulla Tiburtina e a Piana del Sole. In XIII Municipio verrà allestito un Posto di Comando Avanzato mobile per un’azione mirata sul territorio. Presidi operativi saranno dislocati a Prima Porta dove è stato già controllato in via preventiva l’impianto di sollevamento. Ventimila sacchetti di sabbia serviranno per la protezione delle zone di esondazione del Fosso di Pratolungo e lungo gli argini del Canale Palocco all’Infernetto”.
”Imponente lo schieramento del personale che interverrà per gestire le criticità – conclude il comunicato della Protezione civile del Campidoglio -. Ai 650 agenti della Polizia Roma Capitale già attivi nel controllo degli argini di Tevere e Aniene, lunedì si aggiungeranno 600 unità operative, tra personale della Protezione civile comunale, volontari, operatori Ama e Servizio giardini, che utilizzeranno mezzi e materiali per risolvere allagamenti, mettere in sicurezza gli alberi e gestire ogni altro genere di criticità”.