Maltempo Campania, Volturno fa paura. Danni a Pompei FOTO

Il mosaico del pavimento della domus di Giulio Polibio (Facebook)
Il mosaico del pavimento della domus di Giulio Polibio (Facebook)

NAPOLI – Maltempo Campania, fa paura il fiume Volturno la cui piena è attesa tra la tarda serata del 15 ottobre e il mattino del 16. La Protezione civile della Regione Campania, a causa dell’innalzamento del livello del fiume Calore, principale affluente del Volturno, sta infatti monitorando il previsto transito dell’onda di piena proprio nel tratto terminale dell’asta principale del fiume Volturno, in particolare dall’area a monte dell’autostrada A1 Napoli-Roma fino alla foce.

La Sala Operativa Regionale – prosegue la nota – sta seguendo l’evoluzione della situazione in stretto raccordo con la Prefettura di Caserta e con i sindaci rivieraschi, già allertati e presenti sul territorio per porre in essere le necessarie eventuali misure preventive a tutela dei cittadini. Sono, inoltre, state sensibilizzate società Autostrade, Ferrovie dello Stato, la Provincia di Caserta al fine di predisporre le misure necessarie alla messa in sicurezza del territorio e attivare la vigilanza.

Danni per il maltempo anche a Pompei. Infiltrazioni d’acqua causate dal maltempo hanno danneggiato il mosaico del pavimento della domus di Giulio Polibio, negli scavi archeologici di Pompei.    La casa, che si affaccia sul decumano inferiore di via dell’Abbondanza, è chiusa al pubblico.

La Casa di Giulio Polibio, dove si è verificato il rialzo di una porzione di pavimento in cocciopesto, è da tempo all’attenzione della Soprintendenza che ha condotto più sopralluoghi di monitoraggio, anche congiunti con i vigili del fuoco.   La Domus, infatti, è posizionata al margine di una porzione di area non scavata del sito dove è insistente il problema del dissesto idrogeologico che vede i terreni soprastanti impolparsi di acqua e premere pericolosamente sulle strutture sottostanti.

A ciò – prosegue la nota – si aggiunge la presenza di cisterne sotterranee pertinenti a domus non scavate poste lungo i fronti di scavo, che determinano vuoti di terreno.    La Soprintendenza sta intervenendo su tutta l’area in maniera sistematica e programmata al fine di superare in maniera radicale le criticità ed evitare interventi temporanei e limitati che genererebbero solo spese progressive e non risolutive.

Sono infatti in corso e previsti interventi come il progetto di mitigazione del rischio idrogeologico previsto dal Grande Progetto Pompei e già in corso d’opera; e il progetto di intervento diretto sui fronti di scavo, di recente messo a bando e ancora con intervento di recupero e restauro di tutta l’adiacente Insula dei Casti Amanti.    In attesa che gli interventi programmati siano portati a termine, – conclude la nota – la Soprintendenza ha attivato con i propri restauratori e operai tutti i necessari interventi al fine di garantire la tutela immediata delle strutture.

 

 

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