Maltempo al Nord, a Genova un fulmine ha spento la Lanterna. Pericolo valanghe in Alto Adige

La Lanterna di Genova
La Lanterna di Genova spenta (foto Twitter Alberto Pandolfo)

ROMA – E’ terminata alle 8 di oggi, venerdì 15 novembre, l’allerta arancione per piogge e temporali sul centro della Liguria. Nella notte abbondanti precipitazioni si sono accompagnate ad una vera e propria tempesta di fulmini che si sono concentrati soprattutto sull’area di Genova: intorno alle 23 un fulmine ha addirittura spento la Lanterna. Per quanto riguarda la neve, che si è concentrata nell’entroterra savonese, il manto ha toccato i 15 centimetri nei punti più alti. Fiocchi anche in Valle Stura.

Sono numerosi gli interventi dei vigili del fuoco anche nella provincia di Imperia. In via Goethe, a Sanremo, è franata la strada dov’erano parcheggiati alcuni veicoli: un’auto e un furgone sono rimasti in bilico sul cratere mentre gli altri mezzi sono stati spostati dai proprietari allertati dalle forze dell’ordine. In via Bandette, a Ventimiglia, la strada è stata sommersa da una ondata di fango e di terra, in seguito allo smottamento dalla sovrastante collina. La circolazione è stata interrotta anche in un tratto di via San Secondo. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche tra San Lorenzo al mare e Cipressa per dei massi sulla strada. A Triora, invece, alcuni alberi sono scesi sulla via che porta in frazione Verdeggia, ostruendo il passaggio.

La situazione in Piemonte.

Linee ferroviarie sospese, black-out nell’erogazione dell’elettricità per la caduta di alberi sui fili, difficoltà sulle strade. Le nevicate stanno creando una serie di problemi in Piemonte, soprattutto a causa delle piante, ancora coperte di foglie, schiantate dal peso della neve. La ferrovia ‘Vigezzina’ è ferma nella tratta italiana, fra Domodossola e il confine di ponte Ribellasca; sospesa la circolazione fra Acqui (Alessandria) e San Giuseppe di Cairo (Savona). Alcuni abitanti della frazione Roncaccio di Cravagliana, in Alta Valsesia (Vercelli) sono rimasti isolati per alcune ore a causa di alberi appesantiti e piegati sulla strada. Uncem (Unione dei comuni montani) segnala “migliaia di distacchi” nell’erogazione di energia elettrica in provincia di Torino, Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola. La neve è caduta fino a 400-500 nella provincia di Cuneo: 7 cm nel capoluogo; nelle vallate ossolane fino a 70-100 cm. Oltre il mezzo metro lo spessore a Limone Piemonte (Cuneo), 76 a Sauze d’Oulx.

Tecnici E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce le reti di media e bassa tensione, al lavoro per il ripristino del servizio elettrico interrotto in numerose zone del Piemonte a causa del maltempo. La Provincia più colpita è quella di Cuneo, con 15 mila utenze senza luce. Disservizi anche nel Torinese (8.000 clienti disalimentati) e Verbano-Cusio-Ossola (5.000 clienti disalimentati). Tutti gli interventi, informa la società, sono realizzati in costante coordinamento con istituzioni locali, prefettura e protezione civile, con le quali si stanno concordando gli interventi nelle aree di difficile accessibilità a causa della neve. Il lavoro di E-Distribuzione sul territorio proseguirà fino al pieno ripristino del servizio elettrico, nel rispetto delle procedure di sicurezza che questi delicati interventi richiedono.

Cinque operai bloccati sulla funivia di Craveggia.

Cinque operai sono rimasti bloccati sulla funivia che dagli 889 metri di Craveggia sale ai 1.730 metri delle piste sciistiche della Piana, in valle Vigezzo, una laterale dell’Ossola. La forte nevicata ha causato stamattina l’interruzione della corrente elettrica, bloccando la funivia. Gli uomini del soccorso alpino hanno raggiunto la cabina della funivia e recuperato i cinque operai calandoli con un verricello. Gli operai stavano salendo alla Piana per eseguire lavori di manutenzione sugli impianti sciistici. Sempre in valle Vigezzo si registrano black out nei Comuni di Villette e di Re, dove le scuole sono rimaste chiuse.

La situazione in Trentino Alto Adige.

La situazione maltempo torna critica in vaste zone dell’Alto Adige, soprattutto sulle Dolomiti. Secondo le ultime proiezioni potrebbero cadere fino a 80 cm di neve, che si aggiungono a quella già caduta nei giorni scorsi, informa il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. A rendere particolarmente problematica la situazione è che la neve è bagnata e pesante e si rischiano nuovi schianti di alberi. La bassa pressione è talmente accentuata che si registrano addirittura dei temporali, come in mattinata in Valle Isarco.

Le piogge in corso nell’intero territorio della provincia di Trento hanno assunto carattere nevoso a tra gli 800 ed i 1200 metri. Al momento – informa una nota della Provincia autonoma – si registra la chiusura per neve, per pericolo valanghe o per alberi instabili vicino alla sede stradale, di alcune tratte stradali nelle zone di alta montagna o in prossimità dei passi.

La raccomandazione è di viaggiare con prudenza e di prestare attenzione nella guida per possibili tratti ghiacciati o particolarmente sdrucciolevoli, soprattutto nelle zone a quote superiori a 800 – 1000 metri dove sono in attività i mezzi per lo sgombero neve per completare la pulizia delle strade e l’allargamento della carreggiata anche con l’impiego di frese o turbine da neve. Da oggi scatta inoltre l’obbligo di viaggiare con pneumatici da neve o catene a bordo, montate durante le precipitazioni nevose. In Alta Valsugana le nevicate hanno inizio attorno ai 1300-1400 metri ma al momento non si rilevano particolari disagi alla viabilità. Sul Bondone, a Vason, si registrano circa 40 centimetri di neve fresca e sono chiuse, per pericolo di caduta piante, la Sp 25 di Garniga da Garniga Vecchia alle Viote, e, sulla Paganella, la Sp 64 di Fai da Santel ad Andalo. La nevicata sta interessando quasi tutta la val di Sole e parte della val di Non, sopra gli 800 metri e da questa mattina è chiusa la Sp 141 nel tratto tra le frazioni di Bolentina e Montes per pericolo valanghe. È consentito il transito solo in determinate fasce orarie e sotto la sorveglianza dei vigili del fuoco volontari. Nei boschi, tra 900 e 1200 metri, sono in corso verifiche ed interventi per la messa in sicurezza di alcuni alberi ad alto fusto carichi di neve vicini alla strada. Dalla tarda serata di ieri sono caduti infatti 50 centimetri di neve fresca a Passo del Tonale, circa 40 a Passo Campo Carlo Magno e 15 a Passo Mendola. In val Giudicarie, ed in particolare in val Rendena, sta nevicando intensamente: nella notte e fino ad ora sono caduti fino a circa 40 centimetri di neve a Madonna di Campiglio. In valle di Ledro e val di Gresta, valle di Cavedine si misurano fino a 50 centimetri di neve fresca. Strade di montagna percorribili con attrezzatura da neve.

Il pericolo valanghe in Alto Adige.

Con le nuove nevicate il pericolo valanghe in Alto Adige è elevato ed è salito al grado 4 di 5. Secondo il meteorologo provinciale Dieter Peterlin per il pomeriggio è prevista un’ulteriore intensificazione delle precipitazioni, che lentamente si sposteranno dalla Val d’Ultimo verso le Dolomiti e la Val Pusteria. A causa dei flussi d’aria miti da sud la situazione cambia da valle a valle e la neve scende tra i 500 e i 1700 metri.

ulle montagne le nevicate sono accompagnate da venti tempestosi. Durante la notte sulla nostra stazione più alta, Cima Libera 3399 metri, sono stati registrate raffiche di oltre 120 km/h. Attualmente in Alto Adige si possono osservare tutti cinque problemi valanghivi: valanghe di slittamento, neve bagnata, strati deboli persistenti, neve ventata e neve fresca, come informa il bollettino valanghe della Provincia di Bolzano.

Le previsioni per oggi.

Al Nord, si legge sul sito di 3bmeteo.com, diffuso maltempo con piogge e rovesci, localmente temporaleschi e di forte intensità. Neve abbondante sulle Alpi dai 500-1000m. Temperature stabili, massime tra 6 e 12. Al Centro maltempo su Sardegna e Tirreniche con piogge e temporali anche forti in estensione alle regioni adriatiche tra sera e notte. Temperature stabili, massime tra 14 e 17. Al Sud prevalgono cieli poco nuvolosi o velati con tendenza la sera a temporali sulla Campania settentrionale. Temperature in ulteriore rialzo, massime tra 19 e 23.

 

Fonte: Ansa, Agi, 3bmeteo.com.

 

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