PRIOLA (CUNEO), 8 NOV – Un uomo, che per il maltempo era stato costretto a lasciare la propria abitazione e a sistemarsi provvisoriamente nella casa del padre, a Priola (Cuneo), e’ morto – secondo i primi accertamenti dei Vigili del fuoco – per esalazioni di monossido di carbonio.
La convivente, che era con lui, e’ ricoverata in gravissime condizioni nell’ospedale di Mondovi’ (Cuneo). Il monossido potrebbe essere stato prodotto da una stufa a gasolio che i due hanno utilizzato per riscaldarsi nella casa in cui si erano trasferiti.
La vittima e’ Giuseppe Benso, di 55 anni, cantoniere della Provincia di Cuneo; la convivente e’ Maria Teresa Molle, di 55 anni, infermiera dell’ospedale di Ceva (Cuneo). Le sue condizioni sono definite dai medici molto gravi.
I loro corpi sono stati trovati in serata dai Vigili del fuoco intervenuti nell’abitazione del padre dell’uomo su segnalazione di alcuni vicini che avevano visto l’auto della coppia parcheggiata in cortile per tutta la giornata e non avevano notato alcun segno di vita nella casa e al suo esterno. La disgrazia e’ avvenuta nella frazione Pievetta di Priola. Benso e la convivente erano stati costretti a lasciare la loro abitazione, che si trova nella stessa frazione, nella giornata di sabato.
Le piogge abbondanti, infatti, avevano portato l’acqua a invadere completamente il piano terra della casa in cui vivevano per cui avevano deciso di sistemarsi provvisoriamente nell’abitazione del padre di Benso.
Per riscaldarsi hanno utilizzato una stufa a gasolio dalla quale – secondo i primi accertamenti dei Vigili del fuoco – si e’ sprigionato il monossido di carbonio. Dopo la segnalazione dei vicini, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Garessio (Cuneo), il personale del 118, i Carabinieri e i vigili urbani. Da quanto si e’ saputo, i Vigili del fuoco hanno trovato l’uomo gia’ freddo per cui si ipotizza che la sua morte possa essere avvenuta alcune ore prima dell’intervento dei soccorritori.