“Io mamma black bloc in piazza per lanciare sassi, mica per indignarmi”

Foto LaPresse

ROMA – “Ho lanciato sassi, ho dato bastonate ai poliziotti. Non siamo mica scesi in piazza per fare gli indignati con la puzza sotto il naso”. A parlare è una mamma black bloc, intervistata da Repubblica. La donna, 30 anni, precaria e con una figlia piccola, spiega: “Sono una cittadina incazzata perchè stanno assassinando il nostro futuro. Non trovo lavoro e le istituzioni mi hanno abbandonato. Non mi rappresentano e sono corrotte”.

Quindi la donna dice che è stato giusto devastare Roma: “Noi abbiamo tutto il diritto di protestare e distruggere le vetrine ha un senso, solo se rappresentano dei simboli di potere, come le banche. Ha senso anche incendiare un Suv, simbolo di lusso”.

La mamma black bloc racconta poi i suoi attacchi alla polizia: “Loro hanno cominciato a caricare e io ho lanciato dei sassi contro i celerini. Davo bastonate per cercare di allontanarli. Tutta la mia violenza e quella dei miei compagni era rivolta contro la polizia e tutto ciò che ci impediva di andare a protestare in Parlamento”.

“Io so che i poliziotti sono ragazzi come noi, che guadagnano 1.200 euro al mese e di certo non sono loro l’obiettivo della nostra protesta. Ma non ci permettono di manifestare dove vogliamo. Inoltre rappresentano lo Stato, ed io sono anarchica”.

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