Mantova: Assalgono i carabinieri per liberare familiare, arrestati due cinesi

Pubblicato il 18 Ottobre 2009 - 22:24 OLTRE 6 MESI FA

Una decina di persone di nazionalità cinese la mattina di sabato ha tentato di liberare un familiare dall’auto dei carabineri che lo stava portando in carcere dopo il processo per direttissima e la condanna ad otto mesi per clandestinità.

Sono dovuti intervenire i rinforzi per sedare la sommossa e arrestare i due più facinorosi. È accaduto nel cortile del palazzo di giustizia di Mantova, mentre Q.G., 36 anni residente a Roncoferraro, appena processato per direttissima per non aver ottemperato ad un decreto di espulsione, stava per essere trasferito in carcere su un’auto dei carabinieri.

Ad attendere la conclusione del processo, nel cortile del tribunale, si era radunata una decina di persone, tutti familiari del condannato. Quando l’auto dei carabinieri con l’uomo a bordo si è mossa verso il vicino carcere, sono scoppiati i tafferugli. Mentre alcuni cinesi si erano messi davanti per bloccare l’auto, altri tentavano di aprire le portiere per far scendere il condannato. Sono dovute intervenire altre pattuglie dei carabinieri per sedare la sommossa. In manette sono finiti la moglie del condannato, poi trasferita agli arresti domiciliari perché ha un figlio neonato da allattare, e il fratello, di 27 anni, residente a Peschiera del Garda (Verona).