Mantova, tradisce la moglie con una bambola gonfiabile. Lei chiede il divorzio

Pubblicato il 1 Marzo 2013 - 18:35| Aggiornato il 20 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

MANTOVA – Ventitre anni di matrimonio andati all’aria per colpa di una bambola gonfiabile, con la quale il marito “tradiva” ripetutamente la moglie sul talamo nuziale. E tra i due si è spezzata la fiducia. Impiegato di Mantova lui, barista di autogrill lei, che non ha saputo superare la scappatella col manichino e ha chiesto il divorzio all’istante.

Tutto è cominciato con i classici sospetti di una moglie, non più giovanissima, che non si sentiva più desiderata dal marito. Il sospetto che l’uomo potesse avere una relazione extraconiugale si è andato via via consolidando. E allora sono cominciati i pedinamenti e gli appostamenti.

Fino al giorno in cui l’ha colto sul fatto. Un classico: una sera rientrando prima a casa dal lavoro ha sorpreso il marito che “si dava da fare”. Ma quella sotto di lui non era una donna, ma un manichino in vinile di quelli economici che si trovano a 20-30 euro al sexy shop.

Ogni sera, mentre sua moglie era a lavoro, l’uomo armato di pompetta a pedale dava “fiato” alla sua amante di plastica. Poi, una volta sfogati i propri istinti, sgonfiava la bambola e correva a nasconderla nel bagagliaio dell’auto, sotto la ruota di scorta.

Un affronto troppo grande per la povera donna che non ha voluto sentire ragioni e ha immediatamente chiesto il divorzio. Ventitre anni di vita insieme non sono stati sufficienti a perdonare un tradimento, carnale o di plastica che fosse.