manuel bortuzzo manuel bortuzzo

Manuel Bortuzzo, il padre denuncia: “C’è chi mi ha chiesto 4mila euro per farlo tornare a camminare”

manuel bortuzzo
Manuel Bortuzzo, il padre denuncia: “C’è chi mi ha chiesto 4mila euro per farlo tornare a camminare”

ROMA – “È stata una settimana difficile. È ancora in rianimazione. Gli hanno tolto le ultime suture anche se oggi era un po’ sofferente anche per il carico dei farmaci, ma risponde a tutti gli amici di piscina dicendo che lui tornerà in acqua, farà più fatica a prenderli, ma li prenderà”. Così il padre di Manuel Bortuzzo, il nuotatore ferito da un colpo di pistola all’Axa, in piazza Eschilo a Roma, nella notte fra il 2 e il 3 febbraio. “Questa Manuel mi ha detto: papà andiamo avanti. È forte, tanto forte”, ha aggiunto. Una settimana fa, di notte, due rei confessi della sua età gli hanno sparato, scambiandolo per un altro.

Il gip De Robbio ha confermato l’arresto per ”assoluta pericolosità” di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Dalla terapia intensiva, Manuel Bortuzzo ha parlato per 40 secondi: ”Ciao ragazzi, qui è Manuel che parla, come potete sentire dalla voce sto bene. Tranquilli, mi rialzo. Non vedo l’ora di ricominciare a allenarmi”. La sua storia ha commosso l’Italia intera e per lui le squadre e i nuotatori di tutta Italia hanno gareggiato nel fine settimana con una “M” disegnata sul braccio. 

L’iniziativa lanciata dal nuotatore Andrea Lanzarini è stata subito accolta e rilanciata dai grandi campioni del nuoto azzurro fino a coinvolgere tutta la Federazione italiana Nuoto. “Siamo una famiglia e siamo pronti a sostenerlo fino in fondo”, ha detto Paolo Barelli, presidente della Federnuoto che ha lanciato l’hashtag #tuttipermanuel e una pagina Facebook dedicata dove tutti possono lasciare un messaggio per Manuel. Oltre ai bellissimi gesti di solidarietà sono arrivati anche quelli che il padre di Manuel, Franco Bortuzzo, ha chiamato ‘avvoltoi’. 

”C’è gente che mi ha contattato in questi giorni dicendo che per 4mila euro faceva camminare Manuel – ha raccontato l’uomo –. Ho passato tutto alla polizia, vedranno loro adesso cosa fare. Adesso dovremo cambiare casa, quella dove abitiamo è su tre piani. Impensabile nella situazione attuale rimanere lì. Dobbiamo pensare ad altro, ma affronteremo anche questa per Manuel”. Ieri è stato liberato da altri macchinari che lo aiutavano nella ripresa del polmone sinistro, trapassato dal proiettile calibro 38 che si è poi conficcato nel midollo paralizzandolo dalla vita in giù. Un passo che potrebbe far avvicinare il momento del trasferimento in un reparto di degenza. La prognosi rimane infatti per il momento riservata. 

 

 

 

 

Gestione cookie