Mara Lapia (M5s), la denuncia per aggressione al supermercato rischia archiviazione Mara Lapia (M5s), la denuncia per aggressione al supermercato rischia archiviazione

Mara Lapia (M5s), la denuncia per aggressione al supermercato rischia archiviazione

Mara Lapia (M5s), la denuncia per aggressione al supermercato rischia archiviazione
La deputata M5s Mara Lapia (foto archivio Ansa)

NUORO – Rischia l’archiviazione la denuncia presentata lo scorso dicembre dalla deputata M5s Mara Lapia, che afferma di essere stata aggredita nel parcheggio di un supermercato a Nuoro. La procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini ha firmato una richiesta di archiviazione per l’unico indagato, Daniele Imperatore, 40 anni, formalmente sospettato di lesioni personali e minacce alla parlamentare. Dalle indagini svolte non sarebbero emersi elementi tali da suffragare il racconto fornito da Lapia.

La notizia, anticipata dai quotidiani sardi, è stata confermata all’Ansa dalla stessa deputata, che attraverso i suoi avvocati, Nicola Madia e Basilio Brodu, ha presentato un atto di opposizione al provvedimento della procura. Bisognerà aspettare l’inizio del 2020 per sapere se l’inchiesta sarà archiviata oppure se sfocerà in un processo.

Gli avvocati di Lapia sostengono che siano state “ignorate prove documentali come i certificati medici e alcune testimonianze”. Il caso era scoppiato all’indomani della denuncia della parlamentare quando il capogruppo M5s alla Camera Francesco D’Uva parlò di una brutale aggressione alla collega. Le conferme erano arrivate poi dalla stessa deputata ai giornali.

I fatti risalgono al 15 dicembre 2018: dopo un battibecco iniziato con l’uomo alla cassa, e proseguito nella piazzola di un supermercato, Imperatore, sempre secondo il racconto della deputata, l’avrebbe colpita con un pugno e poi con un calcio quando era a terra. In seguito alla vicenda si erano scatenati i social, con presunti testimoni che smentivano la ricostruzione della Lapia. Fu poi la parlamentare a pubblicare su Facebook il referto dell’ospedale San Francesco che parlava di infrazione all’arco anteriore di una costola con prognosi di 30 giorni. 

Nell’udienza che si è tenuta giovedì 21 novembre, il gip di Nuoro, Teresa Castagna, si è riservata di decidere dopo la presentazione di una memoria di otto pagine in cui gli avvocati della parlamentare sarda si oppongono alla richiesta di archiviazione.

C’è un dato oggettivo e inconfutabile – spiegano gli avvocati Nicola Madia e Basilio Brodu, all’uscita dal tribunale – a Mara Lapia è stata riscontrata una lesione della costola guaribile in 30 giorni, referto consegnato lo stesso giorno in cui è stata denunciata l’aggressione. A questo punto, o Mara Lapia è una persona squilibrata che si procura da sola una lesione di questa importanza, e questo non è pensabile, oppure dice la verità. Perché poi, – si domandano i due legali – avrebbe denunciato senza motivo una persona che non conosceva? Anche questo non è pensabile. Noi ci rimettiamo alla decisone della giudice, qualsiasi essa sarà. Ma restiamo convinti che i fatti e la logica dimostrino inconfutabilmente che Mara Lapia ha detto la verità”.

Fonte: Ansa

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