Maradona batte Fisco: Equitalia sospende la riscossione di 39 milioni

Maradona batte Fisco: Equitalia sospende la riscossione di 39 milioni
Diego Armando Maradona con Fabio Fazio (foto Lapresse)

NAPOLI – Il Fisco italiano batte in ritirata con Diego Armando Maradona, almeno per il momento. Infatti la Commissione tributaria di Napoli ha sospeso, fino all’esito del giudizio di merito, l’esecutività dell’avviso di mora per oltre 39 milioni di euro notificato da Equitalia Sud a Diego Armando Maradona. L’udienza per il giudizio di merito è fissata al 9 ottobre prossimo.

Due mesi fa Equitalia, dando esecuzione a un provvedimento della commissione tributaria provinciale, aveva dovuto sospendere – in relazione al credito vantato nei confronti di Maradona – le azioni di pignoramento verso terzi, bloccando quindi la possibilità di agire sulle somme riscosse in Italia dal pibe, ad esempio per sponsorizzazioni o partecipazione ad eventi.

Ora la nuova ordinanza della commissione ha bloccato, in attesa del giudizio di merito, qualsiasi azione di riscossione, diretta o indiretta, per gli oltre 39 milioni di euro che il fisco chiede all’ex fuoriclasse. Soddisfatti i difensori di Maradona – Angelo Pisani, Angelo Scala, Massimiliano Toriello ed Enrico Carlomagno – che avevano presentato ricorso alla commissione tributaria chiedendo appunto di sospendere l’esecutività dell’avviso di mora notificato a Maradona il 18 ottobre scorso a Milano, città dove il calciatore si era recato per partecipare alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”.

Durante il programma, parlando del contenzioso con il fisco italiano, si esibì nel gesto dell’ombrello. “Ora basta polemiche, devono vincere la verità e la giustizia. Dobbiamo essere grati – commenta l’avv. Pisani – a una magistratura tributaria coraggiosa, preparata e attenta come quella partenopea, cui si deve questo risultato”.

Equitalia però legge diveramente la decisione della commissione tributaria di Napoli: “Ribadisce la legittimità dell’accertamento e dell’operato di Equitalia nei confronti di Maradona e conferma il suo debito con lo Stato italiano. Le notizie circolate in queste ore attengono a un singolo procedimento rispetto al quale il giudizio è ancora in corso”

“La Commissione Regionale – sottolinea Equitalia – accogliendo le tesi di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate, ha dichiarato inammissibile l’iniziativa processuale di Maradona volta a ottenere un accertamento negativo del proprio debito. Questione già a suo tempo affrontata dalla Giustizia tributaria nel processo concluso con la sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 17 febbraio 2005 n. 3231, nel quale Maradona è risultato soccombente”. In particolare, conclude la nota, “alla luce di quanto già stabilito dalla Cassazione nel 2005, la sentenza ha ribadito l’irrilevanza delle contestazioni relative alla mancata notifica degli avvisi di accertamento e della cartella di pagamento”.

Si tratta, afferma Equitalia, “della sesta sentenza, in ordine di tempo, che ribadisce la legittimità dell’accertamento e dell’operato di Equitalia nei confronti di Maradona e che conferma il suo debito con lo Stato italiano”. Pertanto, “le notizie circolate in queste ore sulla sospensione dell’esecuzione di una procedura di pignoramento, peraltro già in precedenza sospesa, attengono a un singolo procedimento esecutivo rispetto al quale il giudizio è ancora in corso”.

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