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Marcello Dell’Utri in carcere, l’Anm: “Queste critiche delegittimano i magistrati”

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Marcello Dell’Utri (foto Ansa)

ROMA – Sul caso di Marcello Dell’Utri, l’ex senatore di Forza Italia in carcere per concorso in associazione mafiosa al quale il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha negato i domiciliari, interviene l’Associazione nazionale dei magistrati di Roma.

In una nota l’Anm scrive: “In merito agli articoli apparsi su alcune testate giornalistiche riguardanti un recente provvedimento emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, la magistratura associata del Distretto Roma-Lazio ritiene necessario ribadire che le critiche rivolte ai provvedimenti giudiziari, benché legittime, non possono mai risolversi in attacchi che delegittimano l’esercizio della funzione giudiziaria mediante l’utilizzo di espressioni oggettivamente offensive che non forniscono alcun contributo conoscitivo alla ricostruzione della vicenda”.

“La magistratura associata romana, continua la nota dell’Associazione dei magistrati, è sempre aperta e disponibile a lavorare insieme a tutti gli operatori della giustizia per elaborare risposte comuni sui temi generali della detenzione e della condivisa cultura della legalità”.

Nei giorni scorsi Dell’Utri, condannato a sette anni, aveva scritto una lettera in cui chiede giustizia e il riconoscimento dei propri diritti, quindi di poter essere curato in ospedale.

Marcello Dell’Utri, 76 anni, è affetto da patologie cardiache e oncologiche e, dopo la decisione del tribunale di respingere la richiesta di sospensione della pena, ha iniziato lo sciopero della fame e delle terapie.

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