Marcello Dell’Utri non si aspettava l’arresto: “Fuga? Offesa a intelligenza”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2014 - 14:04 OLTRE 6 MESI FA
Marcello Dell'Utri non si aspettava l'arresto: "Fuga? Offesa a intelligenza"

Marcello Dell’Utri (Foto LaPresse)

BEIRUT – Faceva colazione nella sua camera all’hotel di lusso Phoenicia, quando ha aperto la porta alla polizia libanese. In modo calmo e tranquillo Marcello Dell’Utri ha seguito gli agenti, segno che non si aspettava di essere arrestato. A raccontarlo è la polizia locale, che il 13 aprile svela i particolari del’arresto dell’ex senatore condannato in secondo grado a 7 anni per associazione mafiosa. E a chi parla di fuga, l’avvocato di Dell’Utri, Giovanni Di Peri, replica: “Offesa all’intelligenza, si è registrato col suo passaporto”.

Dopo una notte “tranquilla” passata in una camera di sicurezza, Dell’Utri già la mattina del 14 aprile si troverà davanti ai magistrati libanesi di Beirut, che decideranno la convalida del suo arresto.

 

“NON SI ASPETTAVA ARRESTO” – Secondo fonti della polizia locale, Dell’Utri non si aspettava l’arresto. Quando la polizia, nella notte tra l’11 e il 12 aprile, ha bussato alla porta dell’hotel a 5 stelle Phoenicia, l’ex senatore ha tranquillamente aperto:

“Non c’è stata nessuna irruzione né si è trattato di un’operazione speciale. Ci siamo presentati al banco dell’albergo, chiedendo di salire in camera del ricercato italiano. Abbiamo bussato alla porta della camera, una delle camere ordinarie dell’albergo, ci ha aperto e fatto entrare senza opporre resistenza”.

La fonte ha aggiunto che Dell’Utri

“non si aspettava di essere fermato. Ci ha seguito al commissariato. Non era arrabbiato, né triste  era molto tranquillo”.

“FUGA? OFFESA A INTELLIGENZA” – Il legale di Dell’Utri sottolinea che quella dell’ex senatore non è stata una fuga:

E’ un’offesa all’intelligenza ed è contrario alla logica più elementare ritenere che Marcello Dell’Utri abbia deciso di sottrarsi alla giustizia italiana fuggendo in un paese straniero dove ha usato il proprio passaporto, la propria carta di credito e il proprio cellulare e dove si è registrato in albergo con il proprio nome”.

Di Peri, parlando all’Ansa, ha aggiunto:

“Chi vuole fuggire non sceglie certo uno stato che ha un trattato di estradizione con l’Italia. Tutto ciò dimostra in modo inconfutabile che non si è trattato affatto di un pianificato tentativo di fuga”.

NOTTE TRANQUILLA” – Dell’Utri non si muoverà per tutta la giornata del 13 aprile dalla camera di sicurezza dove è rinchiuso dalla mattina di sabato nel quartier generale della polizia libanese a Beirut. In questa cella – precisano le fonti – Dell’Utri ha passato la notte scorsa in modo tranquillo e senza alcun problema, e passerà anche questa notte in attesa domattina presto di recarsi al tribunale per l’udienza che convaliderà il suo arresto.