No Tav, a viso scoperto e cesoie in mano: entrano nella zona rossa

Pubblicato il 23 Ottobre 2011 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA

GIAGLIONE (TORINO) – Viso scoperto, mani nude e il grande striscione ‘Giu’ le mani dalla Valsusa’ ad aprire il corteo che da Giaglione si muove verso Chiomonte: in migliaia sono andati a manifestare in Val Susa contro la linea ferroviaria ad alta velocita’Torino-Lione.

In prima fila nel corteo, dietro lo striscione , ci sono donne con cesoie in mano, che scandiscono lo slogan ”la donna partigiana ce l’ha insegnato, tagliare le reti non e’ reato”. Sono entrati dentro la zona rossa dopo aver reciso la recinzione.

Le forze dell’ordine, con 1.700 uomini, 15 autoblindo e un idrante, sono schierate a tutela della zona off limits istituita dalla Prefettura di Torino per difendere il cantiere della Tav. La zona e’ sorvolata da un elicottero, ma finora non ci sono ne’ incidenti, ne’ tensione.

I manifestanti, attraverso uno dei loro leader storici, Alberto Perino, hanno ribadito la volonta’ di arrivare alle reti ma senza alcuna azione violenta contro le forze dell’ordine. ”Se non ci riusciamo oggi, ci riproveremo nelle prossime settimane”, ha detto Perino.

Restano i timori per il pericolo di infiltrazioni di frange violente fra i manifestanti. Polizia e Carabinieri, che da ieri controllano l’area off limits e le vie di accesso alla Val Susa, hanno finora bloccato 16 persone trovate in possesso di maschere da sub e antigas, passamontagna e sciarpe nere. Tre di loro, bloccati dai Carabinieri nell’area off limits e trovate in possesso di cesoie e tronchese, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino.