ROMA – Paura per Marco Pannella, al sesto giorno di sciopero della fame e della sete: i medici che rischia moltissimo se non inizia subito una terapia reidratante. Rita Bernardini dei Radicali ha detto che gli rimangono “poche ore davanti”.
”Persistendo il rifiuto ad ottemperare alla prescrizione della idratazione – dice il dottor Claudio Santini – si conferma ovviamente l’elevato grado di rischio di compromissione della funzionalità renale e di complicanze cardio-circolatorie e si ribadisce il pressante consiglio quantomeno a consentire l’inizio di una terapia reidratante per via endovenosa”.
”L’onorevole Marco Pannella, giunto al sesto giorno di digiuno totale per cibi solidi e liquidi (durata raggiunta soltanto in un’occasione, peraltro culminata con un danno renale acuto da necrosi tubulare), è stato sottoposto a nuovi accertamenti. Durante la notte – prosegue il bollettino medico – ha accusato dolore in regione toracica, della durata di qualche minuto, regredito spontaneamente; nell’ipotesi di un’origine cardiaca ha effettuato un elettrocardiogramma e gli enzimi miocardici, che non si sono comunque alterati.
Bernardini. ”Facendo lo sciopero totale della fame e della sete, non si può resistere a lungo, i medici dicono che ci sono poche ore davanti. Marco ci ha sempre insegnato che non bisogna preoccuparsi ma occuparsi delle questioni. Lui pone delle questioni che sono i problemi della vita democratica del nostro paese, gli stessi che pose anni fa, nel ’76”. Queste le parole di Rita Bernardini (Radicali) a Tgcom24.
”L’ho visto stamattina, a lui non si può chiedere di smettere, gli si devono dare gli elementi per smettere. Ci tiene troppo a questo paese. Nel ’76 si mossero personaggi di livello altissimo, oggi sembra che questo paese sia completamente addormentato rispetto ai problemi della democrazia”.
”Alle 17 Marco Pannella, come ogni domenica, terra’ da Radio radicale al sua conversazione settimanale con Massimo Bordin” e ”dira’ quello che chiede a tutti ma soprattutto alle Istituzioni italiane”.
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