Marco Pantani, i pusher e le telefonate frenetiche subito dopo la morte

Marco Pantani, sui tabulati telefonate frenetiche subito dopo la morte
Marco Pantani, sui tabulati telefonate frenetiche subito dopo la morte

RIMINI – Un giro vorticoso di telefonate, tra le 13 e le 20 del 14 febbraio 2004. Ovvero immediatamente dopo la morte a Rimini, in una stanza d’hotel, di Marco Pantani.

Ora che le nuove indagini sulla morte del campione portano a una nuova pista, quella di omicidio, gli investigatori passeranno al setaccio anche quelle chiamate tra due pusher, già condannati, e altri numeri al momento misteriosi. Lo scrive Repubblica:

La nuova indagine sulla morte del Pirata ripartirà da una serie di tabulati telefonici. Numeri che si incrociano in maniera convulsa nelle ore immediatamente successive all’omicidio di Marco Pantani, in quel tragico pomeriggio del 14 febbraio 2004, e che disegnano una strana, fittissima triangolazione tra Fabio Miradossa, Ciro Veneruso – vale a dire il fornitore e lo spacciatore del ciclista (successivamente per questo condannati) – e altri numeri per il momento non meglio identificati. Cosa c’era all’origine di quel febbrile giro di chiamate rimbalzato nell’etere tra le 13 e le 20 di quel giorno? Chi sapeva cosa? Per quale motivo, di punto in bianco, due “pesci piccoli” dello spaccio in Riviera cominciano ad agitarsi in maniera scomposta? Ci vorranno mesi per saperlo. Le indagini penali, si sa, hanno tempi lunghi, specialmente quando diventano tecniche. Ma ormai la macchina si è messa in moto, e comunque vada, alla fine, una risposta definitiva sulla morte di uno dei campioni più amati di sempre dovrà pur venire fuori.

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