Marco Prato trovato a Hotel San Giusto. Ora dipendenti…

Marco Prato trovato a Hotel San Giusto. Ora dipendenti...
Marco Prato trovato a Hotel San Giusto. Ora dipendenti… (foto da Tripadvisor)

ROMA – I dipendenti dell’Hotel San Giusto di Roma sono stati tutti sostituiti: spostati in altri alberghi della catena dopo che nelle stanze dell’edificio è stato ritrovato Marco Prato dopo l’omicidio di Luca Varani. Ne parla Andrea Ossino sul Tempo.

Quell’albergo, per Marco, era come un rifugio. Un luogo dove andare a trascorrere un po’ di tempo dopo le folli notte all’insegna di sesso, droga e alcol. Il pr infatti abita a pochi passi dall’hotel che sorge al numero 58 di piazza Bologna, ma vivendo con i genitori, quando era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, preferiva rifugiarsi in un albergo. Anche sabato notte, esattamente all’1,40, si è rintanato nel suo rifugio. In quell’occasione, però, il suo intento non era quello di ritrovare le energie per poi tornare a casa, ma di togliersi la vita. «Il giorno dopo l’omicidio commesso da un nostro ospite – spiega un dipendente – sono venuti tanti giornalisti. Fuori c’erano molte telecamere. Così la proprietà ha deciso di spostare nelle altre strutture tutto il personale». Il dipendente, infatti, è arrivato nell’albergo da pochi giorni. «Mi hanno detto che devo lavorare qui per un po’. Poi ritornerò a lavorare da un’altra parte». Un’accortezza, quella presa dall’albergo, necessaria a evitare gli appostamenti dei cronisti. Infatti adesso, tutte le persone che potevano fornire informazioni su Marco Prato e su quella notte trascorsa in albergo, lavorano altrove. Tutti. Compreso il portiere che ha accolto l’indagato ricevendo precise istruzioni. «Ho detto al portiere di non far salire la donna delle pulizie il giorno seguente», racconta Marco Prato nel suo interrogatorio.

«Gli agenti operanti individuato l’albergo ove il Prato era andato a alloggiare – scrive il gip Riccardo Amoroso – procedevano al suo fermo, dopo averlo trovato in stato confusionale nell’albergo San Giorgio sito in piazza Bologna, dove il predetto indagato risultava essere soggiornante dalle 1,40 del 6 marzo. Gli agenti entravano nella stanza d’albergo occupata da Prato forzando la porta; una volta entrati trovavano Prato riverso a terra in stato confusionale, non in grado di rispondere alle domande.

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