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Marco Travaglio querelò Sallusti per un articolo, iniziato processo a Sassari

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Marco Travaglio querelò Sallusti per un articolo, iniziato processo a Sassari

ROMA – In un editoriale pubblicato nell’edizione cartacea de Il Giornale del 28 novembre 2012, Alessandro Sallusti aveva definito Marco Travaglio “gazzettiere amico delle Procure” e “cretino col botto”. Per questo Sallusti era stato denunciato dal collega per diffamazione.

Davanti al giudice monocratico di Sassari si è tenuta la prima udienza del processo alla presenza degli avvocati che assistono imputato e persona offesa: Marco Milani per Sallusti e Marco Costa per Travaglio. Il processo si celebra a Sassari perché la prima stampa del quotidiano con il pezzo “incriminato” era uscita dalle rotative del centro stampa di Predda Niedda.

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“Nel suo editoriale – scriveva Travaglio nella denuncia – dal titolo “Che ridere, botte tra i pm”, prendendo spunto dal vivace dibattito che il suo caso aveva in quei giorni suscitato – Sallusti, attinto da condanna penale definitiva, era stato infine collocato agli arresti domiciliari dove era rimasto fino all’intervento del Presidente della Repubblica che aveva convertito la pena detentiva in pena pecuniaria – scriveva: “…volevano così evitare la vergogna mondiale del giornalista innocente al gabbio, pensavano di chiudere la questione con i domiciliari condendo per di più la cosa come una balla della reggia di casa Santanché al quale potevano abboccare solo due gazzettieri amici delle Procure, come Poletti, della Stampa, e Travaglio de Il Fatto, entrambi cretini col botto”.

 

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