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Balneabile il 96% delle coste italiane, Campania maglia nera

di luiss_smorgana |24 Giugno 2010 18:14

Il 96% delle acque italiane sono balneabili. Ad essere temporaneamente off limits sono 224,3 km di costa, come evidenzia il Rapporto 2009 sulla balneabilita’ delle acque, presentato dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio.

Campania (con l’80,7% di coste balneabili), Veneto (85,1%) e Calabria (90,8%) si aggiudicano una bocciatura.

Dunque, dei 5175 km sottoposti a controllo su 7375 km di costa italiana, 4969 km sono balneabili, pari al 96%. I restanti 2190 km non sono considerati balneabili in quanto non accessibili al monitoraggio o perche’ porti o foci di fiumi. Ci sono 9,1 km in meno di costa balneabile rispetto al 2008 e 224,3 km interdetti temporaneamente alla balneazione perche’ inquinati. In totale sono 302 i siti vietati alla balneazione.

E’ la provincia di Caserta, con 28,7 km di costa inquinata e solo il 35,1% di costa balneabile, a detenere il primato negativo per lo stato di salute delle acque. In fondo alla classifica ci sono anche le province di Rovigo (50% costa balneabile), Napoli (79,7%), Cosenza (85,8%). Sono 27 invece le province costiere in cui e’ balneabile il 100% della costa, mentre in 35 province la balneabilita’ e’ superiore alla media nazionale del 96%. Tra le province piu’ virtuose, con il 100% di balneabilita’, ci sono quelle toscane, dell’Emilia Romagna, della Sardegna e della Basilicata. Bene anche le province di Taranto, Brindisi, Imperia, La Spezia, Ancora, Pesaro e Campobasso, tutte al 100%.

Dal 2011 le acque di balneazione saranno valutate secondo 4 classi di qualita’: eccellente, buona, sufficiente e scarsa, cosi’ come prescrive la nuova direttiva europea che entrera’ in vigore a pieno regime dall’anno prossimo. Nell’analisi delle acque verranno considerati anche cianobatteri, alghe tossiche, fitoplancton e agenti chimici, oltre a streptococchi fecali ed estecherichia coli, che possono provocare gastroenteriti nei bagnanti. E’ inoltre finalmente entrato in funzione il sito www.portaleacque.it, che sara’ a pieno regime dal 2011. Qui sara’ possibile controllare lo stato delle acque regione per regione e dal 2011 ci saranno profili di rischio inseriti dalle Regioni e le segnalazioni dei cittadini.

OPPOSIZIONE CRITICA: i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante annunciano un esposto alla magistratura, perche’ ”il rapporto fornisce gli stessi dati dell’anno scorso, ed e’ totalmente inattendibile. E’ una truffa ai danni di tutti i cittadini”. Critico anche Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, che definice ”il portale delle acque un vero bluff. Entrando nel sito internet infatti i cittadini non sono in grado di capire dove sono localizzate le spiagge non balneabili”.

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