Sequestro Calevo, gli investigatori: “Abbiamo indizi utili”

Andrea Calevo (Foto Ansa)

GENOVA – C’è una speranza per ritrovare presto Andrea Calevo, l’imprenditore spezzino di 31 anni rapito il 17 dicembre: dopo il buio totale, gli inquirenti avrebbero degli “indizi utili”. 

Il 19 dicembre i carabinieri hanno perquisito campi nomadi e casali nelle campagne di Sarzana e Lerici, ma le ricerche si estenderanno fino alla provincia di Massa Carrara. 

I carabinieri hanno controllato le case di diversi pregiudicati italiani e stranieri che abitano nella zona intorno alla Spezia, la stessa dove c’è la villa in cui Calevo è stato sequestrato.

Era in casa con la madre quando i sequestratori sono arrivati. Le prime notizie su come sono andate le cose quella notte gli investigatori le hanno avute proprio dalla signora Sandra Podestà. 

La donna aveva parlato di tre o quattro uomini, forse con l’accento dell’est europeo. Ma gli investigatori non puntano troppo su quella pista. “Sono le parole di una persona sotto choc”.

Se in mattinata addirittura era circolato il dubbio che Calevo fosse morto, in serata si vede qualche spiraglio: ”Abbiamo indizi che riteniamo utili e che spero diano risultati quanto prima. Nulla è stato trascurato”, ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, che coordina le indagini.

 

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