MONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco antimafia di Monasterace e vittima di numerose intimidazioni quando era in carica, sarebbe indagata dalla Procura della Repubblica di Locri per abuso d’ufficio insieme all’ex capo dell’ufficio tecnico comunale Vito Micelotta, coinvolto anche nell’inchiesta ‘Village’ della Dda di Reggio Calabria. Lo scrive l’agenzia Ansa.
L’inchiesta, riporta ancora l’Ansa, si riferisce ad un appalto per l’acquisto di pali dell’illuminazione pubblica che sarebbe stata fatta con una trattativa privata invece con un appalto pubblico.
Dell’iscrizione nel registro degli indagati, di cui parla L’Ora della Calabria, Maria Carmela Lanzetta non ha avuto alcuna notizia. “Non ho ricevuto niente”, ha detto all’Ansa il sindaco dimessosi nel luglio scorso dopo il voto contrario di un assessore per la costituzione di parte civile contro alcuni indagati in un procedimento penale a carico di un dipendente comunale accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Nell’aprile del 2012, Maria Carmela Lanzetta aveva già annunciato le dimissioni dopo che tre colpi di pistola calibro 7.65 furono sparati contro la sua auto. In precedenza, tra le tante minacce ricevute per il suo impegno in favore della legalità, al sindaco era stata incendiata la sua farmacia. Allora, per incontrare il sindaco ed invitarla, peraltro con successo, a ritirare le dimissioni, era venuto il segretario del Pd dell’epoca Pier Luigi Bersani.
“Nel periodo della mia seconda amministrazione, ha detto oggi Lanzetta, i gruppi di minoranza hanno fatto varie denunce alla Procura su alcuni lavori. Può darsi ci sia stato un approfondimento. Aspetto di vedere cosa accade. Per sette anni e mezzo ho cercato il rispetto delle regole e di lavorare tanto e bene. Può darsi che qualcosa mi sia sfuggito nelle modalità di comportamento dell’ufficio tecnico. Come sindaco e Giunta abbiamo solo approvato il progetto. Altri passi l’amministrazione non ne ha fatti. Poi è passato all’ufficio tecnico che doveva eseguire secondo le regole. Molti appalti li ho seguiti direttamente e non credo di avere una responsabilità diretta. Sono certa di ciò che ho fatto e di ciò che non ho fatto. E nella vicenda sono certa di non avere fatto nulla. Ricordo che furono approvati due progetti uno più ricco ed uno più contenuto che fu quello che è andato avanti. In quel periodo, il 2009-2010, c’erano molti bandi e non tutti li ho curati passo passo”.
Maria Carmela Lanzetta, che vive sotto scorta, non ha comunque intenzione di mollare nel suo impegno. “L’impegno resta invariato. Negli ultimi tre giorni sono stata con ragazzi di Legambiente venuti da tutta Italia a pulire le spiagge di Monasterace. Anche se non sono più sindaco il mio impegno è immutato, ho solo lasciato un incarico. Da ora in poi mi preoccuperò della cura e della salvaguardia dei beni culturali”.
I commenti sono chiusi.