PALERMO – Il movimento dei forconi e' spaccato in diverse anime e con fronti riportabili in due leader Mariano Ferro e Martino Morsello che erano uniti fino allo sciopero dei tir che ha paralizzato la Sicilia a gennaio. Gia' nella grande manifestazione di Palermo, del 25 gennaio scorso, Morsello era stato estromesso per la sua vicinanza a Forza nuova. Morsello glissa quando gli si chiede delle spaccature interne e non accetta la definizione di ''espulso'. ''Piu' persone – dice – che dirigono le sorti dei forconi e' una cosa buona per il bene dei siciliani. Io ho fondato il movimento con gli altri e nessuno puo' estromettermi''.
Di diverso avviso Ferro secondo cui ''Morsello e' stato espulso dal movimento che noi abbiamo registrato regolarmente. Non partecipa alle riunioni e non e' un interlocutore con gli amministratori pubblici''. ''Martino – aggiunge – e' troppo vicino alla Destra estrema attraverso sua figlia. Deve capire che non possiamo stare con Forza Nuova e sigle simili. Lui e' solo e puo' fare tutte le conferenze stampa che vuole ma rappresenta solo se' stesso e i pochi che stanno con lui''.
Ferro spiega che il movimento sta organizzando presidi davanti ai comuni e alle sedi della Serit e che la settimana prossima verranno decise ulteriori iniziative di protesta''. Morsello, nella conferenza stampa organizzata a Monreale, cui ha partecipato anche Rossella Accardo, il cui figlio e' scomparso con l'ex marito in quello che sembra un caso di lupara bianca, mentre l'altro figlio e' morto suicida, ha detto che lunedi' ci sara' una manifestazione davanti la sede della presidenza della Regione per chiedere le dimissioni di Lombardo. Alcuni suoi compagni di lotta a proposito della spaccatura dicono che ''due reti che pescano nello stesso mare sono meglio di una. Bisogna vedere quale ha le maglie piu' strette''.
Lunedi', comunque, sara' l'occasione per vedere la forza di protesta che Morsello potra' mettere in campo.