Mariella Burani, il Tribunale dichiara il fallimento Bdh

I giudici della seconda sezione civile del Tribunale di Milano hanno dichiarato il fallimento di Burani Designer Holding (Bdh), la società di diritto olandese a monte del gruppo della moda Mariella Burani Fashion Group, e stabilito la competenza territoriale a Milano.

La decisione è stata presa dal collegio presieduto da Filippo Lamanna. Il giudice è Roberto Fontana. Con la dichiarazione di fallimento di Bdh il Tribunale di Milano si è ritenuto territorialmente competente e ha quindi accolto l’istanza presentata il mese scorso dai pm di Milano Mauro Clerici e Luigi Orsi che, in base anche all’inchiesta penale avviata da tempo, non solo avevano sostenuto lo stato di insolvenza di Bdh ma anche che la sede operativa della società era nel capoluogo lombardo.

I legali della holding invece hanno ritenuto che la sede di Burani Designer Holding fosse a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia e per questo avevano chiesto il trasferimento del procedimento. La decisione ha colto di sorpresa gli avvocati dei Burani che a questo punto si riservano di esaminare il provvedimento in vista di un’eventuale impugnazione. Secondo i pm Bdh ha debiti per circa 18 milioni di euro sia verso le banche sia verso Mariella Burani Fashion Group, ma le passività potenziali, secondo la Procura, potrebbero essere vicine ai 40 milioni.

Il tribunale di Milano, nella sentenza afferma che la situazione di insolvenza in cui versa la holding di diritto olandese «è di tutta evidenza, trovandosi tale società, a prescindere da ogni considerazione sul deficit patrimoniale per altro non contestato, nell’indiscutibile possibilità di versare la somma di 12,5 milioni di euro richiesta in restituzione da Deutsche Bank e di pagare il debito di 700 mila euro verso il creditore istante Natfood Srl, scaduto fin dal 31 dicembre 2008».

I giudici considerano «emblematiche al riguardo» la comunicazione via e-mail di un dipendente al responsabile finanziario della società, Gullo, dello scorso 13 novembre. «Con questi acquisti (200 mila azioni di Antichi Pellettieri, ndr) la Bdh ha esaurito la liquidità disponibile. Non possiamo più procedere al pagamento della fatture…» ha scritto via mail la dipendente a Gullo.La risposta del direttore finanziario, citata nella sentenza, è «nooo, ma è un disastro!!».

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