Marina, morta da un mese. Il figlio nel suo grembo è alla ventottesima settimana

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA
Marina, morta da un mese. Il figlio nel suo grembo è alla ventottesima settimana

Marina, morta da un mese. Il figlio nel suo grembo è alla ventottesima settimana

MILANO –  Era il 23 ottobre scorso quando Marina (il nome è di fantasia) è arrivata in ambulanza all’ospedale San Raffaele di Milano. Dichiarata clinicamente morta per un’emorragia cerebrale, da quel giorno non ha mai lasciato la stanza d’ospedale. Perché in quel letto bianco non c’è solo lei, ma anche il bimbo che porta in grembo.

Quando Marina è morta, clinicamente s’intende, il feto non aveva nemmeno 24 settimane. Troppo poche perché potesse essere tolto dalla pancia della sua mamma, anche se morta. I medici di Milano hanno tenuto “in vita” artificialmente quel corpo di 36 anni: un tubo per farlo respirare, una sonda inserita nell’intestino per garantire che il nutrimento arrivasse costantemente al feto.

Adesso, un mese dopo quel ricovero, il piccolo ha raggiunto le 28 settimane, pesa ormai un chilo e presto potrebbe vedere la luce. Certo, i medici preferiscono prolungare la gravidanza finché riescono, avvicinarsi il più possibile alle 40 settimane di una gestazione normale. Anche se di normale, nella maternità di Marisa, non pare esserci molto. Intanto il piccolo resta lì, nella pancia della sua mamma morta.