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Mario Caironi, 36 anni, vince premio da 1,6 mln per il suo transistor organico

di Maria Elena Perrero |22 Dicembre 2014 10:46

Il transistor organico di Mario Caironi

MILANO – Mario Caironi ha 36 anni, è italiano, è laureato, ma non è un cervello in fuga. E in Italia ha vinto un premio da un milione e 600mila euro per finanziare il proprio team di ricercatore (tutti rigorosamente under 30) e perfezionare il suo transistor stampabile organico, una sorta di stampante biodegradabile, detto in parole molto semplici. I soldi arriveranno grazie al premio istituito dall’Erc, lo European Research Council.

Caironi, originario di Scanzo (Bergamo), è ricercatore senior in Information Technology all’Istituto italiano di Tecnologia di Genova. E arrivato lì dopo una laurea al Politecnico di Milano e un periodo lavorativo a Cambridge, nel  gruppo di Henning Sirringhaus al Cavendish Laboratory.

Lavorava allo stampaggio ad alta definizione dei transistor organici e dei cancelli logici miniaturizzati. Nel 2010 è passato come capoprogetto al Centro di Nanotecnologie dell’Iit presso il Politecnico di Milano. Autore di oltre 50 articoli pubblicati su riviste internazionali, Caironi si occupa di nanoelettronica di nuova generazione e di semiconduttori organici, spiega l’Eco di Bergamo. 

Ha vinto il premio dell’Erc grazie al suo progetto di transistor stampabile organico, cioè un transistor che non avrà bisogno di un trattamento speciale per essere smaltito, perché composto da carbonio (elemento non inquinante), e a basso consumo energetico.

 

 

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