Alatri, Mario Castagnacci e Paolo Palmisani in carcere. Il primo: “Non c’entro, ho solo assistito”

Mario Castagnacci e Paolo Palmisani restano in carcere per omicidio Alatri
Mario Castagnacci e Paolo Palmisani restano in carcere per omicidio Alatri

ROMA – Confermato il carcere per Mario Castagnacci e Paolo Palmisani. Il gip del tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, ha infatti convalidato il fermo per i due giovani fermati per l’omicidio di Emanuele Morganti, ed ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La decisione è stata presa al termine dell’interrogatorio presso il carcere di Regina Coeli, durante il quale i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

“Io non c’entro niente”. Mario Castagnacci ha negato di aver preso parte al pestaggio mortale. Il ragazzo, sentito giovedì per 5 ore dal procuratore capo di Frosinone Giuseppe De Falco nel carcere di Regina Coeli, ha detto di essere stato in piazza ma di non aver partecipato al pestaggio. Gli inquirenti non ritengono credibili le sue parole, specie riguardo a quanto riportato dai testimoni.

Intanto task force della polizia ad Alatri (Frosinone) dopo l’omicidio di Emanuele, massacrato di botte dal branco in piazza Regina Margherita. Nella città ciociara c’è un’intensa attività di controllo, anche su indicazioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito lunedì scorso dal prefetto Emilia Zarrilli dopo la tragica rissa verificatasi nella notte tra venerdì e sabato scorsi e che ha portato a due arresti e altri cinque indagati nell’inchiesta condotta dal pm Vittorio Misiti e dal procuratore capo di Frosinone Giuseppe De Falco.

Impegnate, sotto la “cabina di regia” della questura, numerose pattuglie della Squadra Volante, della Polstrada e del Reparto Prevenzione Crimine Lazio. L’attività dei poliziotti ha interessato il centro cittadino e la frazione di Tecchiena, dove viveva Emanuele. Identificate decine di persone.

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