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Mario Cerciello Rega, un arrestato bendato in caserma. Salvini: “L’unica vittima è il carabiniere”

di redazione Blitz |28 Luglio 2019 14:49

Gabriel Christian Natale Hjorth bendato in caserma (foto ANSA)

Gabriel Christian Natale Hjorth bendato in caserma (foto ANSA)

ROMA – Una foto sta circolando in queste ore sul web: ritrae Christian Gabriel Natale Hjorth, 18 anni, uno dei due ragazzi californiani fermati per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, bendato in caserma. Nello scatto il giovane americano appare seduto forse in attesa di essere interrogato. Sulla vicenda la Procura di Roma è in attesa di una informativa. Dopo l’arrivo dell’informativa si procederà alla apertura formale di un fascicolo di indagine. Sulla vicenda l’Arma ha avviato una indagine interna. Il militare che ha messo la benda sarà immediatamente spostato ad un reparto non operativo, hanno fatto sapere i carabinieri. 

Salvini: “L’unica vittima è il carabiniere”

“A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un Carabiniere, un servitore della Patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando. Punto”: questo il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla notizia del giovane arrestato bendato. 

Ilaria Cucchi: “Queste cose non devono accadere”

“Queste sono cose che non devono accadere, di qualsiasi cosa si possa essere accusati e qualunque sia la nazionalità”, il commento di Ilaria Cucchi all’Adnkronos. “Il mio pensiero va comunque alla famiglia del vice brigadiere”. “Una scena che non vorrei mai vedere – ha aggiunto all’AdnKronos Fabio Anselmo, avvocato della famiglia Cucchi – Parliamo della morte di un carabiniere, questo non dobbiamo perderlo di vista, ma non si può giustificare quanto accaduto. Provo rabbia, ma soprattutto compassione, per le puntuali strumentalizzazioni della classe politica su questa vicenda ma anche sul caso di Bibbiano. Siamo di fronte a una barbarie culturale che ben rispecchia la perdita di ogni dignità e barra del timone da parte della classe politica”.

Sul caso è intervenuta anche la mamma di Federico Aldovrandi, giovane studente ferrarese morto nel 2005 durante il fermo della polizia: “Se non si conosce l’autenticità e non si sa chi ha scattata questa foto è difficile dare una interpretazione. Però credo ci sia bisogno di chiarezza questa volta come le altre. Ci vuole trasparenza. Quando ci sono episodi di violenza che coinvolgono le forze dell’ordine ci vorrebbe enorme cautela e grande professionalità”, ha detto Patrizia Moretti Aldrovandi all’Adnkronos. “Legittimo che debba essere interrogato, ma perché una benda? Le modalità delle persone fermate, e purtroppo lo sappiamo perché ci siamo passati, può essere pericolosa e illegale. Spero che non accada mai più”. La madre di Federico Aldrovandi ha poi aggiunto: “Si tratta di un omicidio e come tale va indagato non perché si tratta di un militare ma perché è una persona”. (Fonte: AdnKronos)

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