Mario Cerciello Rega, cosa sarebbe successo se fosse stato aggredito negli Usa?

Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega

ROMA – Cosa sarebbe successo, a parti invertite, in America, a proposito dell’assassinio del carabiniere Mario Cerciello Rega? L’Agi prova dare una risposta con le regole di ingaggio della polizia in Usa.

L’obbligo di indossare un cartellino identificativo e il diritto a difendersi sparando per fermare il sospettato, per autodifesapersonale o tutela di altre persone, a patto che sia proporzionale al pericolo rappresentato dalla situazione. Sono le prime, fondamentali regole di ingaggio delle forze di polizia americana a cui, in via generale, devono attenersi gli oltre 18 mila dipartimenti di polizia locale negli Stati Uniti. 

Qualsiasi rappresentante delle forze di polizia è “autorizzato a prevenire, indagare, perseguire e arrestare qualsiasi persona, e a perseguire qualsiasi violazione di legge”, ma le regole di ingaggio devono rispettare il Quarto emendamento della Costituzione che stabilisce il diritto di ogni cittadino a circolare liberamente senza dover temere l’interferenza della polizia. 

Come ricorda Massimo Basile per l’Agi, gli agenti possono, però, usare qualsiasi mezzo per arrestare o proteggersi da pericoli imminenti. Quando usano le armi, dovrebbero avere obiettivi precisi e non sparare per coprirsi o per tattica, come è ammesso in ambito militare. Il poliziotto è autorizzato a portare un’arma, revolver o semiautomatica, quando è in servizio; non deve essere sotto influenza di alcool, allucinogeni o altre droghe; deve indossare il cartellino con foto identificativa. 

Gli agenti hanno molte tutele, ma anche vincoli: se un poliziotto spara a qualcuno sospettato di aver commesso, per esempio, un’infrazione al codice della strada, non può usare armi letali, come pistole o fucili semiautomatici. Se, invece, il sospettato minaccia gli agenti o altre persone, allora questo limite decade. In altre parole, se uno ha scippato una borsa, il poliziotto interviene per fermarlo, ma se il ladro o rapinatore tira fuori anche solo un coltello, il poliziotto ha diritto a sparargli.

L’uso della forza, come nel caso del privato cittadino, deve sempre essere “necessario” e “proporzionale”. Se c’è la possibilità di afferrare il sospettato e immobilizzarlo a terra, non si può sparare. L’agente, per legge, deve cercare sempre l’opzione meno dannosa. E, nel caso, allontanarsi se si sente in pericolo. Ma, da Stato a Stato, le regole cambiano: alcuni autorizzano a fuggire, senza l’uso delle armi, altri a usare le armi, così come in alcuni Stati si autorizzano gli agenti a usare “tutti i mezzi possibili” per fermare qualsiasi tipo di sospettato. Ma in generale, vale la regola della “proporzione”. (Fonte Agi).

 

 

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