ROMA – Laura, una delle compagne di liceo di Lee Elder, uno dei due ragazzi americani fermati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, intervistata dalla Stampa svela: “Ce lo aspettavamo, che prima o poi potesse combinare qualcosa di grave. Era particolare fin da piccolo. Anche violento: gli sono sempre piaciuti gli eccessi. E infatti si era già ritrovato nei guai”.
Laura ricorda anche una rissa nel 2016: “Si sono picchiati, botte fortissime in mezzo alla strada, perché si contendevano una ragazza – racconta la ragazza – Una zuffa conclusa davvero molto male: uno dei due è finito in ospedale in gravi condizioni”.
“Anche i vicini di casa stati intervistati dalle tv locali – aggiunge Laura – raccontano che Finnegan è sempre stato un ragazzo difficile. Spesso ubriaco, sempre pronto a innescare la rissa. Ci aspettavamo che prima o poi perdesse la testa: certo non potevamo immaginare che potesse essere coinvolto in qualcosa di così grave”.
“Tutti i nostri amici sono indignati – continua – Questa è una brutta figura anche per noi. E anche per la nostra scuola, che negli Stati Uniti è molto conosciuta e considerata di buon livello. Sapere che uno di noi è protagonista di un fatto del genere in Italia è drammatico”.
Fonte: La Stampa.