“Il processo in corso davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma per la morte del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate il 26 luglio 2019 – si legge in un comunicato del Sindacato dei Cronisti Romani – non può essere sottratto al diritto di cronaca”
Il Sindacato dei Cronisti Romani chiede “che possano essere ammesse in aula tutte le telecamere e giornalisti che ne facciano richiesta tenendo anche presente che le prossime udienze, che vedono alla sbarra i due ventenni statunitensi Natale Hjorth e Elder Finnegan Lee, si svolgeranno nell’ampia sala Vittorio Occorsio dell’edificio di piazzale Clodio che permette di rispettare le distanze e le norme anti Covid”.
“Non è accettabile – prosegue – che si permetta l’ingresso in Aula solo ad una troupe di un’unica testata televisiva e si escludano tutte le altre emittenti che ne facciano richiesta. Si tratta di un processo che ha una rilevanza internazionale e che deve poter essere raccontato seppur nel pieno rispetto di tutte le parti coinvolte”.