Mario Cerciello Rega, ha confessato uno dei due studenti americani fermati: “Sono stato io”

Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega (foto Ansa)

ROMA – Uno dei due cittadini americani fermati venerdì 26 luglio per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ha ammesso le proprie responsabilità affermando di essere lui l’autore materiale dell’accoltellamento. Si tratta del ragazzo con i capelli mesciati apparso in una foto e ripreso da alcune telecamere.

I due ventenni sono stati incastrati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza e da alcune testimonianze.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti i due ragazzi americani si erano recati a Trastevere per acquistare sostanze stupefacenti: dopo essersi resi conto di essere stati ingannati, questa è la ricostruzione, hanno strappato la borsa allo spacciatore che conteneva il suo telefono cellulare.

L’uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. Il pusher, continua la ricostruzione riportata dall’agenzia Ansa, avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all’orario stabilito i due carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa. Lì avrebbe incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate, di cui una al cuore.

Fonte: Ansa.

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